Infrastrutture: Conficoni (Pd), Regione garantisca ruolo interporto Pn su sviluppo

Pubblicato il mercoledì 30 Mar 2022

30.03.22 «Per quanto la Giunta regionale escluda delle conseguenze su investimenti e programmi in seguito alle dimissioni dell’amministratore delegato dell’interporto di Pordenone, non ci sono garanzie sulla realizzazione della stazione elementare, né tantomeno sull’istallazione delle barriere fonoassorbenti». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine dell’interrogazione alla Giunta regionale discussa oggi in Aula e attraverso la quale l’esponente dem chiedeva chiarezza sulle prospettive per l’interporto di Pordenone dopo le dimissioni dell’amministratore delegato.

«Le improvvise e inaspettate dimissioni dell’amministratore delegato dell’interporto hanno suscitato diverse preoccupazioni per il futuro della società ed è necessario fare chiarezza sulla vicenda, anche per escludere contraccolpi negativi su programmi e futuri investimenti. In particolare, la massima attenzione deve essere riservata a una questione delicata come la trasformazione in polo logistico dell’Ideal Standard, la cui chiusura rappresenta una ferita ancora aperta per il nostro territorio» raccomanda Conficoni che allarga il tiro su altre questioni centrali nella rete delle infrastrutture del Friuli Occidentale: «Per quanto riguarda gli investimenti, rispetto agli territori della regione, la Destra Tagliamento risulta penalizzata sia su gomma, con ponte Meduna e gronda nord fermi, sia su ferro. Proprio per l’Interporto di Pordenone, mancano i fondi necessari a ricavare un secondo innesto sulla linea Venezia-Udine».

Ne parlano

Nicola Conficoni

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