CONFICONI: Ristoro danni per eventi meteorologici: la Regione intende intervenire?

Pubblicato il martedì 11 Ott 2022

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

OGGETTO: Ristoro danni per eventi meteorologici: la Regione intende intervenire?

Il sottoscritto consigliere regionale,
PREMESSO che la LR 64/1986 “Organizzazione delle strutture ed interventi di competenza regionale in materia di protezione civile”:
– all’art. 9 individua puntualmente le attribuzioni di competenza in materia di eventi calamitosi, prevedendo che nel caso in cui le situazioni o gli eventi calamitosi comportino azioni od interventi che rientrino nelle attribuzioni dello Stato, o che per intensità ed estensione non possono essere affrontati con i mezzi ed i poteri di cui dispone la Regione, il Presidente della Giunta regionale richiede al Ministro competente la dichiarazione dello stato di preallarme o emergenza; quando invece la situazione o l’evento siano tali da poter essere fronteggiati con i mezzi ed i poteri di cui dispone la Regione, vi provvede il Presidente della Giunta regionale, con proprio decreto, su proposta dell’ Assessore regionale delegato alla protezione civile, ovvero, lo stesso Assessore d’ intesa con il Presidente della Giunta regionale;
– all’art. 10 comma 1 lett. gbis) autorizza l’A.R. a concedere benefici contributivi per il ristoro dei danni da eventi calamitosi;
– all’art. 32septies prevede la possibilità che la Regione eroghi contributi per il ristoro danni conseguenti a eventi calamitosi per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza, avvalendosi delle strutture dell’Amministrazione regionale e degli enti territorialmente interessati in qualità di enti attuatori;
RILEVATO nel corso del 2001 sono stati emanati due regolamenti attuativi della LR 64/1986, D..P.reg. n. 307/Pres e 308/Pres. volti a regolare le disposizioni procedimentali ed attuative per la concessione di contributi in conto capitale per il ristoro dei danni conseguenti ad eventi calamitosi rispettivamente a favore di imprese e privati;
ATTESO che nella pagina web della Protezione civile regionale si afferma: “sebbene diversi procedimenti di ristoro danni finora attivati abbiano visto la partecipazione finanziaria dello Stato per la gravità raggiunta dagli eventi calamitosi, bisogna tener ben presente che per questa Regione la materia riveste particolare importanza” e che “alla fine degli anni ’90 la legge regionale in materia di protezione civile è stata notevolmente ampliata proprio in relazione all’attività di ristoro danni, grazie all’emanazione della L.R. n. 28/1999, che ha integrato la L.R. 64/1986 con il Capo III bis “Benefici contributivi per il ristoro danni da eventi calamitosi”;
RICORDATI gli eventi che nell’agosto 2021 hanno colpito la bassa pordenonese, in particolar modo il territorio dei comuni di Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto e San Vito al Tagliamento, provocando danni a strutture pubbliche e private, sia di famiglie che imprese, per centinaia di migliaia di euro;
CONSIDERATO che, dopo il mancato riconoscimento dello stato di emergenza da parte della Protezione civile nazionale, il Presidente Fedriga nel maggio di quest’anno aveva promesso di reperire le risorse per i ristori nell’Assestamento di bilancio salvo poi bocciare il nostro emendamento sullo stanziamento dei fondi;
APPRESO che per i medesimi eventi calamitosi avvenuti nell’agosto 2021 è stata invece riconosciuta dal Ministero delle Politiche agricole l’eccezionalità, con i conseguenti aiuti compensativi per gli aventi diritto nei comuni danneggiati;
RITENUTO che, a causa dei cambiamenti climatici, gli eventi meteorologici localizzati forieri di danni ingenti in aree circoscritte, per i quali la Protezione civile nazionale potrebbe non riconoscere lo stato di calamità, rischiano di essere sempre più frequenti:
INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE
per sapere:
– se e come intenda mantenere l’impegno a ristorare con fondi propri i soggetti danneggiati dall’evento calamitoso che nell’agosto del 2021 ha colpito la bassa pordenonese ed in particolare il territorio dei comuni di Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto e San Vito al Tagliamento;
– più in generale, quali azioni intenda intraprendere al fine di garantire la copertura dei danni causati da disastrosi eventi meteorologici localizzati allorquando lo Stato non intervenga direttamente riconoscendo lo stato di calamità.

Nicola Conficoni

Trieste, 10 ottobre 2022

3967 - CON IRC ristori danni emergenza meteo

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