Mozione n.
OGGETTO: Autonomia sanitaria del Friuli Venezia Giulia: un’occasione per investire sul personale per rilanciare la sanità pubblica
Proponenti: CONFICONI, COSOLINI, CELOTTI, FASIOLO, MARTINES, MORETTI, CARLI, MENTIL, PISANI, POZZO, RUSSO
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
Evidenziato che, il governo complessivo dell’area del personale del Servizio Sanitario Regionale presenta da anni diverse criticità che vanno ad incidere negativamente sia sui servizi resi ai cittadini che sulla vita lavorativa e non dei professionisti;
Evidenziato altresì che nel corso dell’emergenza sanitaria determinata dal COVID-19 tali criticità sono emerse con particolare virulenza mettendo a nudo un processo di erosione e depauperamento del personale del SSR, peraltro in corso da tempo;
Specificato che tra le principali problematiche emerse vi è la fuga del personale, testimoniata dalle 1.530 dimissioni volontarie presentate dai dipendenti delle aziende sanitarie negli ultimi tre anni;
Considerato tuttavia che, trattenere il personale in servizio e assumere quello mancante garantendo buone condizioni di lavoro, è la conditio sine qua non per rilanciare la sanità pubblica e assicurare il diritto universale alla salute;
Ravvisato che nonostante il comma 4.1, art 11 del DL 30/04/2019 n. 35 (c.d. Decreto Calabria) introdotto dal DL n. 162 del 30/12/2019 convertito in legge con L n. 8 del 28/02/2020, riconosca “l’autonomia finanziaria delle regioni e delle province autonome che provvedono al finanziamento del fabbisogno complessivo del Servizio sanitario nazionale nel loro territorio senza alcun apporto a carico del bilancio dello Stato”, la Regione Friuli Venezia Giulia sta applicando il tetto alla spesa per il personale sanitario;
Rilevato inoltre che la Giunta regionale ha scelto di non avvalersi della facoltà riconosciuta dallo Stato di aumentare i limiti di spesa fino al 15% dell’incremento del fondo sanitario regionale rispetto all’esercizio precedente, rinunciando di fatto a potenziare gli organici;
Sottolineato che questa opportunità, così come il riferimento all’autonomia finanziaria contenuto nel comma 4.1 del Decreto Calabria, è stata omessa negli atti di programmazione;
Evidenziato che nel 2020 e 2021 la spesa per il personale è addirittura rimasta significativamente al di sotto del tetto;
Considerato che investire nelle risorse umane renderebbe maggiormente attrattivo il nostro SSR, innescando un processo di miglioramento quantitativo e qualitativo dei servizi e delle prestazioni di cui beneficerebbero non solo i cittadini del FVG, ma anche il saldo della mobilità sanitaria intra-regionale a vantaggio dei conti pubblici;
Atteso, inoltre che, secondo un’analisi dei conti del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), il SSR del Friuli Venezia Giulia presenta delle non trascurabili differenze stipendiali da Azienda Sanitaria ad Azienda Sanitaria e che ciò, oltre a non essere particolarmente giustificato, potrebbe generare malumore e mobilità interna al SSR;
Richiamata la recente sentenza della Corte Costituzionale –n. 124/2023- che, tra le diverse pronunce, nel merito del trattamento accessorio e del principio di invarianza della spesa del personale afferma che: “per le regioni a statuto speciale che provvedono in autonomia al finanziamento del proprio servizio sanitario, lo Stato non ha titolo per dettare norme di coordinamento finanziario (sentenze n. 5 del 2022, n. 241 del 2018 e n. 115 del 2012)”;
Tutto ciò premesso
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
• ad adottare politiche del personale del SSR dal carattere espansivo, sia sfruttando appieno i margini di manovra concessi dalla recente sentenza n. 124/2023 della Corte costituzionale sia facendo quanto in proprio potere per eliminare il tetto alla spesa per il personale sanitario;
• affinché a parità di funzione e anzianità i dipendenti del SSR percepiscano lo stesso trattamento economico su tutto il territorio regionale.
Presentata alla Presidenza il 30/06/2023
0191 - GRU Mozione tetto personale