Electrolux: Conficoni (Pd), non servono scuse ma impegno di tutti

Pubblicato il martedì 20 Feb 2024

Immagine ricostruita in AI da elementi reali ma che non riguardano il contesto specifico

 

TRIESTE 20.02.24 «Nonostante il tentativo dell’assessore Bini di sminuire il ruolo della Regione e i relativi ritardi anche in capo al Governo nazionale, le problematiche dello stabilimento Electrolux di Porcia sono sotto gli occhi di tutti e nessuno può permettersi di fare passi indietro, anzi è necessario un maggiore impegno da parti di tutti per l’attivazione del tavolo dedicato alla multinazionale svedese promesso da Fedriga». Lo afferma il Consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), a margine della risposta all’interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta regionale di chiarire “quali iniziative intende assumere per scongiurare i tagli al personale decisi da Electrolux nel Friuli Occidentale nonché assicurare un rilancio dello stabilimento di Porcia”.

«La preoccupazione derivante dall’annunciato licenziamento collettivo di 86 quadri e impiegati nel Friuli Occidentale – ricorda Conficoni – deve essere in cima ai pensieri non solo di Bini, ma anche del presidente Fedriga, non si può continuare a prendere sottogamba una questione seria per la tenuta economica e sociale del territorio. Dopo aver sottovalutato la situazione e mancato la promessa di sostenere il settore, di fronte ai 373 esuberi comunicati da Electrolux solo lo scorso gennaio, il Governo ha aperto gli occhi e convocato quel tavolo nazionale sulla crisi del bianco più volte sollecitato. Ma Bini e Fedriga devono mettersi in testa che anche la Regione deve fare la sua parte, senza cercare alibi. Difatti, dieci anni fa il suo protagonismo è stato decisivo nel salvare lo stabilimento di Porcia. Ora la preoccupazione è che la luce possa spegnersi progressivamente. Per questo ci aspettiamo che il presidente Fedriga dia seguito agli impegni presi con i lavoratori incontrati a Pordenone. Urge un confronto con Electrolux su ammortizzatori e piano industriale durante il quale anche la Regione metta sul piatto misure concrete per rilanciare la produzione e preservare i livelli occupazionali».

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