INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

Oggetto: Quale è il progetto di ASUFC sui Centri di Salute Mentale? Quale il futuro del CSM di Tarcento?

CONSIDERATO che è sempre più evidente la correlazione tra la pandemia, la guerra, l’insicurezza economica e sociale legata all’inflazione, l’allentamento delle reti sociali e l’insorgenza di problemi psichiatrici, che risultano essere un fenomeno in aumento, nella popolazione in generale e con particolare riferimento ai giovani e ai fragili, con diagnosi in aumento anche del 30%;
CONSIDERATO altresì che la Società italiana di psichiatria ha recentemente lanciato un allarme, evidenziando che depressione e ansia sono cresciute rispettivamente del 28% e del 26% rispetto al periodo pre-Covid;
EVIDENZIATO che, nonostante questi dati siano più che noti, la spesa sanitaria destinata ai servizi per la salute mentale non viene potenziata, ma anzi, è ormai scesa sotto il 3% del Fondo sanitario nazionale;
RICORDATO che i problemi di tipo psicologico e psichiatrico stanno registrando un importante aumento nella loro incidenza anche sulla popolazione del Friuli Venezia Giulia, a fronte di una spesa che anche nella nostra Regione non raggiunge il 3% del Fondo sanitario regionale;
EVIDENZIATO che, a fronte di queste evidenze, negli ultimi anni non si è proceduto ad un potenziamento dei servizi per la salute mentale, ma che anzi in alcuni casi l’operatività di alcuni CSM è stata ridotta, a partire dalla contrazione degli orari di apertura del servizio, come avvenuto ad esempio per il CSM di Tarcento, che è passato dalle 24 alle 12 ore;
TENUTO CONTO di alcuni dati emblematici, che sembrano rappresentare sia l’aumento del fenomeno a livello regionale, che una perdita di efficacia dei servizi specialistici, come ad esempio l’incremento del numero dei TSO in regione, che ci risultano passati dal 0,4/10000ab del 2017 al 1,0/10000ab del 2023 o il numero di accessi in PS per problemi afferenti alla sfera psichiatrica, passati dal 7,3/1000ab del 2017 al 8,1/1000ab del 2023, o ancora la riduzione dei pazienti presi in carico dalla rete dei CSM, passati dai 173/1000ab del 2022 ai 111/1000ab del 2023;
CONSIDERATO che, anche alla luce di questi dati, risulta necessario fare delle scelte che vadano nella direzione di un aumento delle risorse destinate alla salute mentale e di un potenziamento dei servizi, per garantirne la necessaria prossimità, capillarità ed efficacia rispetto ai bisogni della popolazione, compresi quelli emergenti, impostando inoltre le risposte ai bisogni di salute in un’ottica di integrazione sociosanitaria e con la possibilità di affrontare i singoli casi con equipe multi-professionali;
EVIDENZIATO che nei prossimi anni l’assistenza territoriale sarà sottoposta ad una profonda trasformazione sia in forza del DM n. 77/2022, che in relazione ai finanziamenti PNRR (Ospedali di comunità e Case di Comunità);
RICHIAMATO quanto programmato sulla salute mentale nel Piano Attuativo ASUFC e in particolare il riferimento alla “revisione organizzativa e normativa in atto”;
SOTTOLINEATO inoltre che in tale scenario risulterebbe inspiegabile l’intenzione di accorpare alcuni nodi del sistema, come risulta sia stato anticipato ad alcuni Amministratori comunali;
Tutto ciò premesso, la sottoscritta Consigliera regionale,
INTERROGA
il Presidente della Regione per conoscere:
• se risponde al vero l’intenzione di far afferire gli utenti dei comuni di Attimis, Faedis e Povoletto, che attualmente si riferiscono al CSM di Tarcento, al CSM di Cividale del Friuli, che appartiene ad un altro ambito e ad un altro distretto;
• Quali sono i progetti di ASUFC rispetto al CSM di Tarcento? Che servizi verranno garantiti in futuro e con che orario di apertura? Quali figure professionali saranno presenti nel servizio?
• Quali sono le strategie complessive di ASUFC per l’organizzazione della rete dei CSM presenti sul territorio aziendale?

Manuela CELOTTI

Presentata alla Presidenza il 23/07/2024

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