Sanità: Santoro (Pd), altra tegola su sistema Fvg con dirigenti in fuga

A prescindere da come i dirigenti stiano conducendo il loro incarico, lavoro più volte criticato e contestato anche dagli stessi operatori, chi ha la guida politica della Sanità dovrebbe porsi il problema della situazione di difficoltà del sistema regione

10.04.21 «Accanto alla situazione di estrema gravità in cui gli operatori sanitari sono costretti a operare, denunciata anche dall'associazione degli anestesisti e dai sindacati, il sistema della salute pubblica sta subendo un impoverimento anche per quanto riguarda la dirigenza. La possibile fuga di Braganti da Udine e Polimeni da Pordenone non può essere considerata solamente una questione personale, ma di attrattività complessiva della nostra sanità nei confronti dei professionisti e dei dirigenti». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro, componente della 3ª commissione Salute, commentando la notizia delle candidatura di Massimo Braganti, direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale e di Joseph Polimeni, direttore generale dell'Azienda sanitaria Friuli occidentale, alla direzione della sanità Umbra.
«A prescindere da come i dirigenti stiano conducendo il loro incarico, lavoro più volte criticato e contestato anche dagli stessi operatori, chi ha la guida politica della Sanità dovrebbe porsi il problema della situazione di difficoltà del sistema regione. A Udine tra carenza di primari e sotto dotazione dei vertici (che si somma alla carenza di personale) la situazione deve preoccupare. Questo non solo in riferimento alla pandemia, ma anche nell'ottica della storica attrattività che il Friuli centrale ha sempre ricoperto nei confronti di professionisti di grande livello e che oggi sembra venir meno. Questo impoverimento non può non avere riflessi sul lavoro di chi ogni giorno è in prima linea e che troppe volte è stato lasciato solo a combattere la pandemia».