Ospedale di Udine: razionalizzazione dettata dai cambiamenti

Cremaschi: «Elimineremo doppioni e risponderemo alle nuove esigenze mediche»

UDINE. «La razionalizzazione dei posti letto passerà attraverso l’unificazione dei luoghi di degenza, ossia l’eliminazione dei doppioni. Ma soprattutto sarà un intervento che potrà rispondere ai cambiamenti riguardanti i bisogni di salute della popolazione». A chiarire le scelte dell’amministrazione regionale riguardo l’azienda ospedaliero – universitaria di Udine è la consigliera regionale del Pd, Silvana Cremaschi, intervenuta ieri in terza commissione. «La razionalizzazione dei posti letto, correlata al decreto Balduzzi, risponde in realtà al cambiamento profondo che sta avvenendo per quanto riguarda i bisogni di salute che è passato dalla prevalenza di malattie infettive e acute ai problemi di salute correlati con l’invecchiamento progressivo della popolazione». 
Quello che la maggioranza di centrosinistra propone è la «razionalizzazione dei posti letto passando per l’unificazione dei luoghi di degenza, ossia l’eliminazione dei doppioni. Questa unificazione potrebbe ridurre i costi, ottimizzando le risposte».
Per quanto riguarda i posti letto, continua la consigliera Cremaschi, «sono gli stessi operatori dell’azienda ospedaliera a segnalare che i posti letto restano spesso occupati in modo non appropriato per la difficoltà di dimettere pazienti verso altre strutture come Rsa».
Inoltre, continua Cremaschi, «va ripensata la rete di relazioni tra ospedale per acuti e ospedali di rete e strutture residenziali socio assistenziali, in modo da fornire alle persone la risposta più adeguata ai bisogni di cura, con diversa intensità assistenziale e con attenzione alla “umanità delle cure”».