Brollo dedicò la sua vita agli altri, ebbe sempre a cuore i più deboli. Negli anni del terremoto, come sacerdote di Gemona, diede il suo apporto morale e spirituale alle tante persone in difficoltà
«Brollo dedicò la sua vita agli altri, ebbe sempre a cuore i più deboli. Negli anni del terremoto, come sacerdote di Gemona, diede il suo apporto morale e spirituale alle tante persone in difficoltà. Quell'amore per la montagna lo accompagnò per tutta la vita, quando fu vescovo di Belluno e Feltre, poi a Udine come arcivescovo e infine come arcivescovo emerito».
Secondo Santoro, «resterà indelebile il suo messaggio di come la nostra terra sia storicamente capace di accogliere e rispettare le diversità, quando ricordò come “Aquileia è stata un modello di accoglienza capace di riunire in un’unica famiglia le comunità latine, tedesche, slave e le altre etnie arrivate con le invasioni barbariche”».