Fine vita: Santoro (Pd), Udine non può essere città dei divieti ideologici

«Fontanini militarizza il Comune per combattere i suoi nemici»

20.11.19. «Udine non può essere la città dei divieti ideologici. Fontanini si tolga la maschera di ipocrisia e dica chiaramente che il tema del fine vita non è di suo gradimento visto che ci ha abbondantemente marciato sopra. Per questo ora militarizza il Comune per combattere quelli che per lui sono solo nemici». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro commentando il diniego dell'amministrazione comunale di ospitare un convegno sul fine vita organizzato dall'associazione “per Eluana”.
«Se a Udine è vietato parlare di tutto ciò che presenta degli aspetti di illegalità allora dovremmo aspettarci che tematiche come la prevenzione della droga, del bullismo nelle scuole, dei cyber reati non troveranno mai accoglienza da parte di questa amministrazione comunale. Di questo passo sarà vietato anche camminare. Fare educazione e informare dovrebbe essere uno dei compiti delle istituzioni, ma la Lega fa il contrario: invece di mettere a disposizione i luoghi della città e le sedi istituzionali, preferisce chiudere. Il messaggio che l'associazione “per Eluana” vuole lanciare è chiaro, rendere noto quello che la legge in materia prevede e fare i dovuti distinguo con altre forme non legali in Italia. Per Fontanini, così come per la Lega, il dialogo aperto non esiste, c'è solo la loro idea e chi non è d'accordo va silenziato. Il sindaco di Udine conferma che porre illogici veti resta il suo metodo di agire con buona pace della democrazia e del rispetto per le opinioni altrui».