Passaggi a livello Ud: Santoro (Pd), da Fontanini e Lega inutili teatrini

«I 50 milioni annunciati c’erano già, i cittadini dovranno attendere almeno altri due anni in barba alle promesse elettorali del cdx»

UDINE 12.04.19. «Prima abbiamo assistito alla sceneggiata dello strappo dell'accordo con Rfi, ora a questa sfilata romana. La verità è che per l'eliminazione dei passaggi a livelli a Udine non c'è nulla di nuovo, anzi solo un cambio di date, con uno slittamento in avanti di almeno due anni dei cronoprogrammi precedenti con buona pace dei cittadini che attendono risposte e non teatrini». Lo afferma la consigliera regionale del Pd Mariagrazia Santoro commentando l'incontro tra l'amministrazione comunale e regionale con il sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti, Armando Siri, il direttore commerciale di Rfi Christian Colaneri e il direttore Investimenti Rfi, Vincenzo Macello, a margine del quale sono stati annunciati i 50 milioni che Rfi avrebbe stanziato.
«I 60 milioni di euro, di cui dieci già spesi con lavori conclusi, – spiega Santoro – e gli altri 50 inseriti nel contratto di programma di Rfi dal ministro Delrio, dall'ad di Rfi, Maurizio Gentile e dalla precedente amministrazione regionale, sono risorse della precedente legislatura, già disponibili, già comunicate e annunciate pubblicamente e non costituiscono alcun fatto nuovo».
Inoltre, aggiunge Santoro, «anche le operazioni previste per il potenziamento di Udine Parco e del Posto di movimentazione Vat sono tutti interventi che si ritrovano nel contratto di programma di Rfi già in essere prima del governo degli annunci gialloverde. Va anche ricordato che fu grazie al nostro intervento, nella precedente legislatura, che tutti i treni merci furono spostati fuori dalla città». In definitiva, conclude l’esponente Dem, «nulla è cambiato rispetto a quanto già impostato in precedenza. Non c’è un euro in più e nemmeno un’idea in più: i lavori finanziati e decisi dai precedenti governi nazionale e regionale rimangono gli unici realizzabili e sono propedeutici a qualsiasi promessa di dismissione della linea».