Enti locali: Liva (Pd), i sindaci del centrodestra in fuga

Lasciano senza tentennamenti la guida delle proprie comunità per gettarsi nelle corse per le elezioni regionali e politiche, in alcuni casi aprendo anche situazioni di potenziale ingovernabilità fino alle prossime elezioni di fine aprile

PORDENONE (19.01.18). «Sulla difesa del territorio si fa tanta retorica: tutto il centrodestra si riempie la bocca per presentarsi come il grande difensore della Provincia e di ogni logica di decentramento e di libertà dei Comuni. Salvo poi assistere a non pochi casi nei quali, i sindaci di quello stesso centrodestra lasciano, senza tentennamenti e in alcuni casi aprendo anche situazioni di potenziale ingovernabilità fino alle prossime elezioni di fine aprile, la guida delle proprie comunità per gettarsi nelle corse per le elezioni regionali e politiche». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Renzo Liva replicando alle critiche di consiglieri regionali e comunali di centrodestra, in merito alla questione degli enti locali.
«La scelta è certamente legittima e lasciata alla valutazione del candidato, ma almeno ci venga risparmiata la lezioncina sulla difesa delle Comunità e del territorio».
Nel merito di alcune critiche sui trasferimenti dei beni delle ex Province, continua Liva, «i consiglieri del centrodestra pordenonese dovrebbero sapere che il nostro non è l'unico ente intermedio chiuso. Anziché proporre la solita litania su una Regione matrigna, che guardino cosa accade a Udine, dove il loro alleato, presidente della Provincia di Udine e candidato sindaco a Udine, Fontanini preferisce rimanere in carica anche se ormai senza alcuna delega. Pare che ora abbiano tutti dimenticato che la soppressione delle Province – ricorda Liva – è stata votata anche da Forza Italia». E ancora, conclude, «la finiscano con il continuo lamentio sulla penalizzazione di Pordenone: se guardassero più ai contenuti forse si accorgerebbero che per la prima volta le risorse sono aumentate e non ridotte come invece successo nei cinque anni di giunta Tondo».