Wärtsilä: Gruppo Pd, decisione intollerabile, istituzioni tutelino lavoratori e territorio

14.07.22 «La situazione dei lavoratori della Wärtsilä di Bagnoli a Trieste, con i quali abbiamo potuto parlare oggi in occasione del presidio fuori dallo stabilimento, è preoccupante: circa metà dell’attuale forza lavoro rischia concretamente di trovarsi senza un impiego. A fronte di questa decisione della proprietà che riteniamo intollerabile è necessario un intervento immediato delle istituzioni, dalla Regione al ministro Giorgetti, per vagliare ogni soluzione possibile per la salvaguardia dell’occupazione e della tenuta industriale dell’area Giuliana». Lo affermano i consiglieri regionali del Pd, Diego Moretti, Roberto Cosolini, Francesco Russo e Cristiano Shaurli oggi presenti al presidio dei lavoratori, ai quali hanno portato la loro solidarietà, davanti allo stabilimento della Wärtsilä di Bagnoli della Rosandra a Trieste, dove la proprietà ha comunicato la previsione di un taglio di 450 addetti.
«Secondo quanto riferito dalle rappresentanze sindacali e dagli stessi lavoratori, i tagli riguarderebbero circa metà dell’attuale dotazione organica della Wärtsilä. Questo rappresenta un forte problema nell’immediato per i lavoratori che verranno colpiti da questa decisione, ma allo stesso tempo smorza le prospettive future dell’intero stabilimento. Per questo, accanto al necessario avvio di trattative per scongiurare questa ipotesi, è necessario che anche dalla Regione arrivino tutte le misure idonee per garantire una certezza per il futuro dei lavoratori e per la tenuta industriale del territorio. Rischi pesanti per l’occupazione – concludono – investono anche l’indotto e quindi la tenuta industriale e occupazionale delle aziende che lavorano per lo stabilimento di Wärtsilä. In questo ambito potrebbero essere a rischio altri 300 posti di lavoro».