CARLI: sulla possibilità di realizzare percorsi per una concreta politica di rimozione dell’amianto sul letto del torrente Cellina.

Pubblicato il martedì 30 Apr 2024

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

OGGETTO: sulla possibilità di realizzare percorsi per una concreta politica di rimozione dell’amianto sul letto del torrente Cellina.

PREMESSO che da anni il letto ghiaioso del torrente Cellina è interessato da fenomeni di abbandono non autorizzato di materiale contenente amianto, soprattutto nel tratto compreso tra i territori comunali di Maniago e Montereale Valcellina; abbandoni che possono determinare un rischio per l’ambiente e per la salute;
PRESO ATTO che le diverse Giunte regionali che si sono avvicendate negli anni, si sono occupate del problema stanziando a più riprese risorse destinate alla definizione e realizzazione di progetti per la rimozione dell’amianto;
RILEVATO che tali interventi necessitano di tempi molto lunghi (anni) per la loro realizzazione, in quanto ognuno di essi richiede la messa a disposizione delle risorse dal bilancio regionale, nonché la progettazione con le relative autorizzazioni ambientali e sanitarie, infine gli incarichi di esecuzione dei lavori; tutto ciò con il rischio che, nel frattempo, episodi di grande piovosità come quelli riscontrati negli ultimi anni determinino il trasporto del materiale contenente amianto in altri luoghi, con ulteriori rischi ambientali e soprattutto vanificando eventuali attività già effettuate collegate ai progetti di rimozione già definiti;
SOTTOLINEATO che tali interventi, oltre a procedere con grande lentezza nel tempo ed essere soggetti al rischio degli allagamenti sopra menzionati, sono senz’altro molto limitati in quanto le risorse sinora stanziate non consentono di poter procedere con la totale rimozione delle quantità di amianto ad oggi presenti nel letto del torrente Cellina;
VALUTATO che l’attività di rilevazione e rimozione dell’amianto devono avere un carattere continuativo nel tempo, al fine di consentirne la reale efficacia, e pertanto ai costi attuali si prospetta una insostenibilità economica per il bilancio regionale nell’ipotizzare tale possibilità;
APPRESO dai quotidiani locali che alcune aziende operanti nel settore dell’estrazione delle ghiaie avrebbero manifestato la disponibilità a realizzare un accordo basato sull’impegno alla rimozione dell’amianto presente nel letto del torrente Cellina, in cambio della possibilità di estrarre quantitativi di ghiaia equivalenti alle spese sostenute per l’attività di rimozione dell’amianto;
EVIDENZIATO che, se questa disponibilità fosse fondata, sarebbe ragionevole procedere con un adeguamento dei contenuti del P.R.A.E. – Piano Regionale Attività Estrattive- ora in fase di Valutazione Ambientale Strategica;
TUTTO CIO’ PREMESSO il sottoscritto Consigliere Regionale interroga il Presidente della Regione e l’Assessore competente per chiedere:
– Se sia giunta effettivamente in passato (se sì, in quale forma: mail, lettera, colloquio informale) la disponibilità da parte di qualche azienda del settore estrattivo ghiaie a definire una sorta di progetto continuativo “rimozione amianto in cambio di ghiaia”;
– Se vi sia la disponibilità (o la possibilità) da parte dell’Amministrazione regionale ad attivare un tavolo di confronto con tutti i portatori di interesse del settore estrattivo per procedere ad un’integrazione del P.R.A.E. che possa tenere in conto, nelle more delle procedure di assegnazione delle future concessioni, anche dei meccanismi di premialità/incentivazione per la ricognizione e rimozione dell’amianto abbandonato nel letto dei fiumi.

Andrea Carli

Trieste, 30 aprile 2024

1280 - CAR IRO rimozione amianto Cellina attraverso aziende ghiaia

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