MORETTI: Cipressi della “via Sacra” lungo la Strada statale del Vallone. Quali le azioni che la Giunta intende porre in atto per tutelare questa testimonianza storica del territorio dell’Isontino?

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
(ex art. 149 del Regolamento interno del Consiglio regionale)

Oggetto: Cipressi della “via Sacra” lungo la Strada statale del Vallone. Quali le azioni che la Giunta intende porre in atto per tutelare questa testimonianza storica del territorio dell’Isontino?

PREMESSO che nel corso della prima metà degli anni trenta del Novecento, le salme dei soldati che morirono combattendo la Prima Guerra Mondiale nelle zone dell’Isontino, vennero riesumate e riunite in grandi Monumenti Ossari a futura memoria del loro sacrificio ed eroismo. A tale scopo erano stati costruiti il sacrario di Oslavia e il sacrario di Redipuglia, progettando l’unione di questi due luoghi con un percorso alberato di cipressi piantumati ai lati della strada statale detta “del Vallone” che inizia a Monfalcone (zona Lisert) e termina nel comune di Savogna d’Isonzo;
RILEVATO che lungo la suddetta strada vennero piantati, ad una distanza di 4-5 mt l’uno dall’altro, migliaia di cipressi in filare lungo un percorso di 19 km che partiva dall’aeroporto civile di Gorizia, e si concludeva in prossimità di San Giovanni di Duino dove venne eretto il Monumento in ricordo ai caduti della Terza armata, allo scopo di realizzare una “Via Sacra” per collegare i vari cimiteri di guerra in questo percorso;
VERIFICATO che nel corso dei decenni la “Via Sacra”, per cause naturali, per incendi o per numerosi tagli effettuati dal gestore delle strade ANAS S.p.A., ha perso numerosi dei suoi cipressi, e che ora si contano in totale poco più di 500 cipressi lungo la strada;
RILEVATO che il Codice della Strada, in ottemperanza alla normativa riguardante le fasce di rispetto, la distanza fra gli alberi e il confine stradale deve essere di almeno 6 mt e che per tale motivo non si è provveduto a ripiantare i cipressi tagliati;
APPURATO che la Legge n. 10/2013, all’articolo 7, lettera b), stabilisce che per «albero monumentale» si intendono anche i filari e le alberate di particolare pregio monumentale, storico e culturale;
ATTESO che l’articolo 1 lettera g) delle “Modalità per la realizzazione dell’elenco regionale degli alberi monumentali” approvate con delibera di Giunta regionale n. 300 del 2017, fra i criteri di attribuzione del carattere di monumentalità rientra quello di pregio storico-culturale-religioso, strettamente legato alla componente antropologico-culturale, intesa come senso di appartenenza e riconoscibilità dei luoghi da parte della comunità locale, come valore testimoniale di una cultura, della memoria collettiva, delle tradizioni, degli usi e costumi;
VALUTATA anche la grande opportunità, rappresentata dalla designazione di Nova Gorica-Gorizia quale capitale europea della cultura 2025, che favorirà l’arrivo nel nostro territorio di centinaia di migliaia di turisti da tutta Europa e sarà occasione di sviluppo economico per l’intero territorio regionale;
CONSIDERATO, alla luce delle considerazioni di cui sopra, necessario salvaguardare i cipressi della via Sacra quale elemento di sicuro riferimento del patrimonio storico-culturale della Regione Friuli Venezia Giulia.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere regionale
INTERROGA
la Giunta regionale per sapere se ci sia l’intenzione di mettere in atto le misure necessarie per porre in salvaguardia i cipressi rimasti, riconoscendo il viale alberato quale patrimonio monumentale della nostra Regione e se sia volontà della Giunta ripristinare gli alberi mancanti restituendo alla “Via Sacra” la funzione originale testimonianza storica del territorio dell’Isontino.

Diego Moretti

Presentata alla Presidenza il 06/07/2023

0212 - MOR IRC Cipressi via Sacra