MORETTI: chiusura della piscina termale di Grado. Quali iniziative intende prendere la Regione?

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

OGGETTO: chiusura della piscina termale di Grado. Quali iniziative intende prendere la Regione?

PREMESSO che:
– GIT – Grado Impianti Turistici SpA, società che gestisce la piscina termale di Grado, è ente partecipato in quota maggioritaria da Promoturismo FVG;
Promoturismo FVG detiene una quota di Terme FVG attraverso la partecipazione indiretta in GIT;
– lo scopo della predetta Società è la gestione, sia in Italia che all’estero, di impianti termali e non, volti alla prevenzione, cura e riabilitazione delle persone;
PRESO ATTO che la situazione dei costi per gas ed energia ha raggiunto livelli di grande preoccupazione da parte di famiglie, imprese ed enti pubblici, per la oggettiva insostenibilità degli stessi, motivo per cui specifiche norme hanno previsto importanti risorse finanziarie a sollievo di tali costi;
ATTESO che tra gli impianti sportivi e riabilitativi presenti in regione le piscine e gli impianti natatori sono sicuramente tra le attività più colpite dal “caro bollette”;
APPRESO a mezzo stampa che dal 1° ottobre la GIT, proprio per l’aumento dei costi energetici, non intende dare continuità al servizio della piscina termale a Grado, interrompendo lo stesso a tempo indeterminato;
CONSIDERATO che la piscina termale di Grado – unica nel suo genere ad utilizzare acqua di mare – riveste una funzione riabilitativa e sociale per un’utenza del territorio e non solo, essendo frequentata da numerosi turisti anche nel periodo fuori stagione;
RICORDATO l’intervento a mezzo stampa del Presidente della Consulta regionale disabili, che ha ricordato come tale impianto rivesta una funzione importante in termini di cura e riabilitazione di soggetti anche con disabilità di tutta la Regione Friuli Venezia Giulia.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale,
INTERROGA
il Presidente della Regione per conoscere quali interventi intende attuare la Giunta regionale rispetto a tale situazione che rischia di creare un pesante contraccolpo non solo in termini sociali, ma anche di cura e riabilitazione.

Diego Moretti

Trieste, 5 ottobre 2022