Lavoratore CARA picchiato: Moretti (Pd), episodio molto preoccupante, Stato e Regione abbandonano Gradisca d’Isonzo

TRIESTE 19.10.22 «Il lavoratore del CARA aggredito e picchiato al grido “Adesso con la Meloni vi spediamo tutti a casa” per il colore della pelle è la cartina tornasole di una situazione che a Gradisca sta raggiungendo livelli mai raggiunti prima, che sta di fatto sfuggendo di mano alle autorità statali». Lo afferma il capo gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Diego Moretti, commentando i fatti accaduti domenica sera nella cittadina isontina e riportati sui quotidiani locali.

 «Mentre le autorità accerteranno le responsabilità, ci uniamo a quanto affermato dal sindacalista della UIL FPL Braico il quale, portando alla luce tale fatto, ha condannato l’aggressione del lavoratore dando allo stesso un connotato razzista. Inutile poi lamentarsi delle tensioni sociali se si annunciano misure e iniziative e poi non si fa nulla: inutile annunciare nuovi controlli delle frontiere, pattuglie miste, l’utilizzo di droni e l’impiego (durato solo qualche giorno) delle guardie forestali, se poi gli arrivi della rotta balcanica sono in continuo aumento. Invece il Comune di Gradisca si trova da sola a gestire una situazione, con il Ministero che lascia abbandonati i richiedenti asilo, ai margini delle strade, caricando tutto sulle spalle di forze dell’ordine e Comuni, che non hanno né risorse né potestà sul problema. Il caso specifico di Gradisca è emblematico: in presenza di una struttura di accoglienza come quella del CARA (nonostante le promesse di chi proponeva una struttura del genere in ogni provincia) serve a questo punto che la Regione sia a tutti gli effetti accanto all’Amministrazione Comunale e il Prefetto di Gorizia deve chiedere al Ministero maggiore frequenza nei trasferimenti e trovare soluzioni per velocizzare i fotoriconoscimenti. È inaccettabile che vi siano persone che dormono all’aperto negli spazi pubblici: non è degno di un paese civile».

 Conclude Moretti «Trovo pertanto fondamentale che Prefetto e Regione si rendano garanti delle Istituzioni con i cittadini e l’amministrazione comunale di Gradisca: diversamente vi è il rischio che la situazione diventi esplosiva e questo ultimo fatto di cronaca ne è un chiaro esempio».