INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

OGGETTO: Polveri e fibre pericolose nel cantiere dell’ex Ospedale Civile di Gorizia: gli enti preposti della Regione hanno garantito la sicurezza, la regolarità del cantiere e la salute dei cittadini?

Premesso che
• il Comitato contro l’abbattimento dell’ex Ospedale Civile di via Vittorio Veneto a Gorizia ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Gorizia, segnalando il probabile mancato monitoraggio sull’amianto prima dell’inizio dei lavori e quindi i presumibili rischi ambientali legati ai lavori di demolizione dell’ex struttura ospedaliera;
• inoltre, per le relative specifiche competenze, sono state fatte segnalazioni al Noe (Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri), al Nas (Nucleo antisofisticazioni) e all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) a testimonianza della gravità delle preoccupazioni espresse;
• l’iniziativa del Comitato nasce dai timori per la dispersione di polveri e fibre potenzialmente pericolose nell’aria, con possibili effetti nocivi per la salute dei lavoratori e dei cittadini residenti nelle aree circostanti il cantiere;
Considerato che
• secondo le segnalazioni pervenute, durante le fasi di demolizione non sarebbero state adottate adeguate misure di protezione, né per gli operai né per la popolazione, e non sarebbero stati effettuati controlli sistematici sui livelli di inquinamento atmosferico;
• sono stati segnalati episodi di dispersione di polveri e fibre e persino lamentele per malori tra i residenti dei quartieri limitrofi, senza che i risultati dei rilievi ambientali effettuati dalle centraline installate siano stati resi pubblici in modo trasparente;
• il Comitato ha inoltre evidenziato la mancanza di barriere antirumore e di sistemi di contenimento delle polveri, nonché la presunta mancata attuazione della demolizione selettiva prevista dal progetto approvato;
Rilevato che
• permangono altresì dubbi circa la gestione dei materiali di risulta, in quanto, secondo quanto riportato, il materiale verrebbe riversato in gallerie dichiarate lunghe circa 5 km, mentre in realtà la loro estensione risulterebbe di soli 1 km, sollevando interrogativi su dove e come venga smaltito il restante materiale e con quali costi;
• l’esposto denuncia inoltre possibili irregolarità amministrative nella gara d’appalto, con ribassi fino al 51%, circostanza che potrebbe compromettere la corretta esecuzione dei lavori e la sicurezza ambientale del cantiere;
Evidenziato che
• la vicenda ha suscitato attenzione anche oltre confine, coinvolgendo ministri del governo sloveno e associazioni di malati di patologie asbesto-correlate, nonché esponenti politici regionali che hanno richiesto ulteriori verifiche;
• la questione presenta quindi implicazioni di natura ambientale, sanitaria, amministrativa e transfrontaliera, che rendono necessario un intervento di chiarimento da parte della Regione e dei suoi enti di controllo;
Preso atto che
• il Comitato ha annunciato l’intenzione di proseguire la propria azione legale e civile e di coinvolgere organismi europei e transfrontalieri per garantire la tutela della salute pubblica e la sicurezza ambientale;
Tutto ciò premesso, la sottoscritta Consigliera regionale interroga la Giunta regionale per sapere:
1. se la Giunta sia a conoscenza delle segnalazioni relative alla possibile dispersione di polveri e fibre potenzialmente pericolose provenienti dal cantiere di demolizione dell’ex Ospedale Civile di Gorizia;
2. quali verifiche e controlli ambientali siano stati effettuati da parte di ARPA FVG o di altri enti regionali competenti in materia, e quali siano stati i risultati dei rilievi sulla qualità dell’aria;
3. se sia stato accertato l’eventuale rilascio di fibre di amianto, fibre artificiali vetrose o altri materiali pericolosi, e, in caso affermativo, quali misure di contenimento o bonifica siano state adottate;
4. se le centraline di monitoraggio dell’aria siano tuttora operative e se i dati rilevati siano stati resi pubblici o comunicati ai cittadini interessati;
5. se la Regione abbia verificato che l’impresa appaltatrice e le eventuali subappaltatrici abbiano rispettato le normative sulla sicurezza dei lavoratori e fornito adeguati dispositivi di protezione individuale;
6. se la Giunta sia a conoscenza di irregolarità nella procedura di gara e nell’aggiudicazione dell’appalto, considerato l’anomalo ribasso economico segnalato;
7. se sia stata verificata la corretta esecuzione del progetto di demolizione selettiva, come previsto nei documenti progettuali originari;
8. quali informazioni la Regione disponga circa le modalità di gestione e smaltimento dei materiali di risulta, e se siano stati predisposti piani di tracciabilità e certificazione dei rifiuti;
9. quale ruolo di vigilanza, coordinamento e controllo la Regione Friuli Venezia Giulia abbia esercitato o intenda esercitare nei confronti degli enti competenti (Comune di Gorizia, ARPA FVG, Azienda Sanitaria) in merito alla sicurezza del cantiere e alla tutela della salute pubblica;
10. se la Giunta non ritenga opportuno disporre un sopralluogo straordinario congiunto tra ARPA, ASUGI per accertare l’assenza di rischi ambientali e sanitari, nonché garantire la trasparenza dei dati e la partecipazione dei cittadini attraverso un tavolo tecnico dedicato.

Laura FASIOLO

Presentata alla Presidenza il giorno 14/11/2025

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