Energia: Moretti, utilizzo carbone riguarda emergenza, Monfalcone non mistifichi

14.04.22 «L’utilizzo del carbone, dal 21 marzo, per la Centrale di Monfalcone riguarda la drammatica emergenza energetica che stiamo vivendo e come tale deve essere gestita. Da parte delle istituzioni però, per quello che sarà il dopo-carbone a Monfalcone, servono verità e chiarezza nei confronti dei cittadini: continuare a sentire, da parte del sindaco, che se la Centrale a carbone è ancora attiva è a causa dell’Aia del 2014, è falso: le Conferenze dei servizi che trattavano al ministero il riesame dell’Aia dell’11 dicembre 2019 (dm Ambiente n. 50/2020) e 13 maggio 2021 (quello conseguente al ricorso perso dal Comune – dm Ambiente 235/2021) hanno visto in entrambe le situazioni il voto del Comune. Di cosa parla allora il Sindaco? Basta raccontare cose non vere ai cittadini, basta mistificare la realtà. La prosecuzione del carbone sta anche alla responsabilità dell’attuale sindaco, che non manca occasione di scaricare sugli altri le colpe di tutto». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti.

«In merito alla parole del presidente di a2a Energie future Lorenzo Giussani sullo stato dell’arte dell’autorizzazione ministeriale alla conversione a gas (pare in dirittura d’arrivo) queste confermano prima di tutto che a febbraio, in Conferenza dei servizi, la Regione ha dato parere favorevole, e che (cosa più importante) la stessa a2a sta pensando a un iniziale funzionamento misto a idrogeno e gas, per arrivare a un funzionamento al 100 per cento a idrogeno. Di fronte a questi fatti, oltre all’impegno connesso all’investimento di quasi 500 milioni di confermare gli attuali livelli occupazionali, dal sindaco non abbiamo sentito in questi mesi una parola contro la Regione a guida leghista per il suo parere positivo, né tanto meno la richiesta di fare di Monfalcone un centro di eccellenza per la ricerca sull’idrogeno, questioni che andrebbero affrontate prima che altri territori se ne prendano i meriti. Di questi tempi, su questi temi così delicati, sarebbe bene mettere da parte propaganda e bugie».