Società Partecipate: Moretti, l’arroganza di Cisint e Romoli rompe un patto decennale

Molto grave quello che sta succedendo sulle nomine delle partecipate Isa Ambiente e IrisAcqua, peraltro arrogantemente annunciato dai sindaci Cisint e Romoli mesi fa, subito dopo la vittoria del centrodestra a Monfalcone

GORIZIA (04.06.17). «Arroganti, Cisint e Romoli si comportano da “padroni” del territorio rompendo equilibri territoriali e metodi consolidati negli anni». L'atto di accusa arriva dal capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti che si schiera al fianco dei 18 sindaci che si sono riuniti ieri a Gradisca per discutere del rinnovo “forzato” prima delle elezioni degli organi amministrativi di Isontina Ambiente e IrisAcqua.
«È molto grave quello che sta succedendo sulle nomine delle partecipate Isa Ambiente e IrisAcqua, peraltro arrogantemente annunciato dai sindaci Cisint e Romoli mesi fa, subito dopo la vittoria del centrodestra a Monfalcone». Secondo Moretti si tratta di un atto «molto grave perché rompe un patto decennale tra tutto il territorio che è sempre andato oltre l’appartenenza politica, e perché questi due amministratori pensano e si comportano come fossero gli unici “padroni” del territorio, relegando gli altri 23 comuni dell’isontino in un ruolo inutile. Questa non è mai stata la nostra storia». Tutti i Comuni, ricorda il capogruppo dem, «venivano coinvolti e le scelte sulle partecipate venivano condivise e prese sulla base dei requisiti di competenza e professionalità, pensando ad assicurare ai cittadini servizi di qualità. Aver rotto tale patto – giustamente definito dai 18 sindaci “di buonsenso ed educazione” – è veramente preoccupante. Spero se ne accorgano anche quei Comuni che per spirito di bandiera politica (Dolegna e Fogliano in primis, San Pier in misura minore) oppure per “opportunismo” territoriale (penso a Moraro) hanno rincorso su queste posizioni il duo Romoli-Cisint in un atteggiamento che non ha mai avuto precedenti». Infine, un'ultima considerazione: «Mi spiace non leggere la condivisione del documento “dei 18” da parte del Comune di Ronchi dei Legionari, che in questi decenni – a partire dal sindaco Enzo Novelli – ha sempre partecipato al metodo concertativo e condiviso le scelte conseguenti. La speranza è che si recuperi questo spirito che ha fatto dell’isontino un'eccezione positiva e unica nelle nostra Regione».