Candidatura di Collini unica in grado di far riacquisire a Gorizia il ruolo che le compete, non legato al lamento o al blasone del passato, ma frutto di un lavoro costante che va ripreso e intensificato
GORIZIA (04.06.17). «La visita della presidente Serracchiani di giovedì scorso non ha fatto altro che confermare quello che come centrosinistra isontino e regionale stiamo dicendo da tempo e che, in un clima di perenne lamentazione e di non ascolto, questo centrodestra goriziano incapace di aprirsi, fatica a capire». A dirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, replicando alle accuse provenienti dal centrodestra isontino.
«L’Amministrazione Serracchiani è sempre stata attenta al ruolo di Gorizia nel contesto regionale in tutti i campi, da quello sanitario (ancora in queste settimane fonte di allarmismi quotidiani infondati, vedi quello sulla paventata chiusura dell’ambulatorio cardiologico), a quello universitario (dove l’amministrazione comunale in questi anni ha vagato nel buio senza sapere cosa fare), a quello infrastrutturale (dove anche lì la giunta Romoli non fatto altro che vivere alla giornata senza alcuna prospettiva di sviluppo), per finire al campo culturale dove, ad esempio sulla Fondazione Coronini, il Comune ha investito “zero” risorse a fronte di una Regione che ha investito 5 milioni di propri fondi e 4,5 milioni di fondi europei per il rilancio di Villa Louise quale nuova sede di incubatrice di imprese culturali, o dove ha insediato a Gorizia la sede dell’Ente regionale per il patrimonio culturale (con competenze su Villa Manin) e riportato sempre a Gorizia la sede del Centro di Restauro finora insediato a Villa Manin». Ecco perché, sostiene Moretti «sono convinto che la candidatura di Roberto Collini è l’unica in grado di far riacquisire a Gorizia il ruolo che le compete, che non è certo legato all’intensità con la quale ci si lamenta o al blasone del passato, ma è frutto di un lavoro costante che va ripreso e intensificato, perché il tempo da recuperare è tanto».
