Profughi: Moretti, stretta sull’ex Polonio, allontanare chi delinque

I responsabili di quanto accaduto la scorsa notte al Cara di Gradisca non possono rimanere all’interno della struttura d’accoglienza

GRADISCA (17.05.17). «Quando accadono e si ripetono fatti come quello della scorsa notte al Cara di Gradisca, due sono le considerazioni che sorgono spontanee: la prima è che strutture del genere non possono ospitare un numero eccessivo di richiedenti asilo (perché il rischio di incidenti anche per futili motivi, in strutture così grandi è altissimo). La seconda è che i responsabili di quanto accaduto non possono rimanere all’interno della struttura d’accoglienza. Bene ha fatto quindi il questore di Gorizia, questa mattina, a ribadire la necessità di non creare allarme sociale e al tempo stesso preannunciare la revoca dell’accoglienza ai responsabili di tali atti». A dirlo è il capogruppo del Pd, in Consiglio regionale, Diego Moretti commentando l'episodio di violenza scoppiato la scorsa notte nel Cara di Gradisca. «In più occasioni abbiamo riaffermato sia come Pd, che come maggioranza, la necessità di non ripetere a Gradisca l'esperienza del Cie o di una struttura che replichi in maniera più o meno simile quel modello. La comunità e il territorio hanno già sopportato troppo in questi anni: un numero elevato di richiedenti asilo ammassati nell'ex caserma Polonio non porta nulla di buono». Inoltre, in riferimento all'incontro romano della presidente Serracchiani, Moretti condivide le richieste avanzate dalla Regione al ministero, con una precisazione ulteriore: «È necessario garantire alti livelli di sicurezza, anche a fronte del recente episodio, ma le forze dell'ordine impegnate non devono essere sottratte al territorio, quindi è importante che sia il ministero a farsene carico e soprattutto che dopo la definizione degli accordi e delle regole di funzionamento non si arrivi a deroghe riguardanti il numero di ospiti e funzioni delle strutture».