Consorzio Gorizia: Moretti città isolata, necessario cambiare rotta

Fuori luogo il trionfalismo del duo Romoli Pettarin sulla nuova società da fusione fra consorzio industriale di Gorizia, aeroporto Duca D’Aosta e autoporto Sdag

TRIESTE (19.01.17). «Trovo francamente fuori luogo il trionfalismo del duo Romoli Pettarin sulla nuova società che nascerebbe dalla fusione fra il consorzio industriale di Gorizia, l'aeroporto Duca D'Aosta e l'autoporto Sdag di Gorizia. Dopo essersi stracciati le vesti attraverso dichiarazioni sull'unità dell'isontino, poi a 5 metri dal traguardo, anziché fare massa critica con il territorio si prediligono comode scelte alimentate da ingiustificati timori, che isolano ulteriormente la città a svantaggio di tutto il territorio». A dirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti commentando le dichiarazioni del sindaco di Gorizia e dell'assessore competente, in merito al consorzio goriziano.
«Trovo quantomeno singolare che questi amministratori goriziani, sulla possibile fusione dei consorzi industriali di Monfalcone e Gorizia, lascino prevalere un'infondata paura di essere fagocitati dal Consorzio di Monfalcone, buttando letteralmente a mare anni di proclami rivelatisi demagogici e palesemente non veritieri», sostiene Moretti. «Già con la legge Rilancimpresa avevamo fatto ragionamenti dove logica diceva che il consorzio di Gorizia poteva allearsi con Monfalcone e Cervignano e la Sdag (l'autoporto di Gorizia) proprio per fare una massa critica importante che avesse una logica industriale e territoriale e non certo campanilistica e legata alla contingenza del momento. Solo così si può arrivare a ottenere qualcosa di concreto per l'isontino ed evitare la non lontana ipotesi che sparisca invece tutto».
Ora, continua Moretti, «in completa contraddizione, il centrodestra goriziano parla di alleanza con un consorzio, l’ex Ezit di Trieste senza che attualmente la legge lo preveda». «Siamo di fronte all'ennesima opportunità mancata secondo un copione ormai consolidato: sulla sanità non passa giorno senza che si creino allarmismi ingiustificati e ovviamente anti monfalconesi. L'impressione è che qualsiasi scelta fatta sulla sanità, a questi signori non vada mai bene. Se a questo aggiungiamo le dichiarate intenzioni di mettere le mani sulle partecipate isontine Iris acqua e Isa Ambiente, il quadro di strumentalità è completo».
Infine, conclude Moretti, «alla luce di tali posizioni spero che la città, di fronte all’isolamento e all’immobilismo di questi anni, possa cogliere l’opportunità di cambiare rotta sostenendo la proposta politica programmatica di Roberto Collini, così da ridare slancio a Gorizia».