Covid: Moretti (Pd), quando Grado chiedeva zona arancione veniva sbeffeggiata, ora che Fedriga fa lo stesso, silenzio dalla Lega

Alla legittima e corretta richiesta formale inviata da Raugna a Fedriga, non è mai arrivata risposta, se non gli sberleffi del leghista Calligaris

04.03.21 «Solo una settimana fa il sindaco di Grado, Raugna, era stato ignorato e poi sbeffeggiato per la sua richiesta di zona arancione nei fine settimana, richiesta che intendeva salvaguardare i propri cittadini. Ora che, a sei giorni di distanza, tutto il territorio isontino è arancione per decisione di Fedriga, sono curioso di conoscere il pensiero di coloro che, per esempio, minacciarono di denunciare Raugna per procurato allarme». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, riguardo all'ordinanza del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga che ha istituito la zona arancione nell'ex provincia di Gorizia e dopo che il sindaco di Grado, Dario Raugna ha chiesto nei giorni scorsi alla Regione Fvg di istituire la zona arancione per due fine settimana, in modo da fermare l'afflusso di decine di migliaia visitatori provenienti da fuori Comune.
«Alla legittima e corretta richiesta formale inviata da Raugna a Fedriga, non è mai arrivata alcuna risposta, se non gli sberleffi del consigliere leghista Calligaris, che sfidava il sindaco a procedere comunque da solo, addirittura paragonando Grado a Tramonti, questioni completamente diverse, che dà la misura di quanto poco il consigliere leghista conosca la località gradese. Oggi che il suo capo, Fedriga, ha fatto la stessa identica cosa richiesta da Raugna su un territorio ben più vasto,  Calligaris tace rendendo evidente l'azione propagandistica, volta a screditare chi la pensa diversamente. Per non parlare di quei sindaci, Cisint e Ziberna su tutti, in piazza a reclamare di aprire tutto e che adesso, allo stesso modo, sono silenti di fronte all'ordinanza di Fedriga che, da sabato, chiuderà tutto».