Fiera Udine: Santoro (Pd), Fontanini dica che futuro vuole e agisca di conseguenza

Dopo la messa in liquidazione delle quote, il Comune di Udine ha del tutto abbandonato a se stesso l’ente di promozione e la scomposta reazione dell’assessore Laudicina dimostra quanto le nostre critiche abbiamo colpito un nervo scoperto.

05.10.20 «L'amministrazione comunale guidata da Fontanini non ha né idee, né strategie da mettere in campo, in maniera condivisa con altri enti pubblici e categorie, sulla Fiera di Udine. Dopo la messa in liquidazione delle quote, il Comune di Udine ha del tutto abbandonato a se stesso l'ente di promozione e la scomposta reazione dell'assessore Laudicina dimostra quanto le nostre critiche abbiamo colpito un nervo scoperto. Tra le bizzarre e diverse proposte buttate sul tavolo da Fontanini, pare che la fiera, per lui, sia un panino dover metterci dentro qualsiasi cosa». Lo afferma la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro in merito alle polemiche su “Udine e Gorizia Fiere spa”.
«Dalle discoteche alle ipotesi di trasformare dei padiglioni in aule scolastiche, il sindaco di Udine non solo trascura il vero valore della Fiera, ma mal sopporta, come fanno i suoi compagni leghisti, ogni tipo di critica. Spiace che un assessore che stimo per la sua professionalità sia stata mandata allo sbaraglio nel difendere una posizione di confusione totale del sindaco Fontanini. Quel luogo dovrebbe ritornare, come lo era un tempo, uno strumento a servizio del mondo produttivo. Non a caso Confartigianato ne rivendica una gestione, proprio per riprendere il suo valore e dare un futuro fatto di sinergie con gli altri territori. Al futuro, invece, l'amministrazione Fontanini non ci pensa proprio, dopo la messa in vendita, non ha fatto nulla di concreto per migliorare e sviluppare l'attrattività di un ente che oggi, purtroppo, si trova in difficoltà»