Coronavirus: Conficoni (Pd), su tamponi Fvg lavora sotto le sue potenzialità, pordenonese penalizzato

«Per affrontare al meglio la fase 2 bisogna aumentare ulteriormente la capacità di risposta e renderla più adeguata alle necessità di tutte le realtà provinciali»

UDINE 05.05.20 «Pur avendo eseguito più tamponi pro capite rispetto ad altre regioni, il Fvg sta affrontando l'emergenza coronavirus al di sotto delle sue potenzialità e con evidenti disparità territoriali. Per affrontare al meglio la fase 2 bisogna aumentare ulteriormente la capacità di risposta e renderla più adeguata alle necessità di tutte le realtà provinciali».
A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni a margine della risposta dell'assessore alla Salute, Riccardi, all'interrogazione con la quale l'esponente dem chiedeva alla Giunta regionale “quanti tamponi e a chi prioritariamente sono stati fatti nei diversi territori della regione”.
«Nel mese di aprile sono stati effettuati 53mila tamponi, in media 1.768 ogni giorno, ben al di sotto dei 3mila che l'assessore Riccardi, il 9 aprile in terza commissione, ha dichiarato che il nostro sistema è in grado di processare quotidianamente. Al 30 aprile, erano stati eseguiti complessivamente 71.405 test, di cui 35.688 (50%) in provincia di Udine, 17.754 (24.9%) a Trieste, 7.400 (10,4%) a Gorizia e soli 10.563 (14,8%) a Pordenone, ove risiede il 25,7% della popolazione». Secondo Conficoni «oltre ad aumentare e rendere più omogeneo il numero dei tamponi, è importante agire in modo coordinato, evitando di proporre informazioni incoerenti che alimentano confusione: mentre l'Asfo comunicava che non servono due test per l'accesso a reparti covid free perché il loro esito è valido al 99 per cento, il presidente Fedriga sosteneva in diretta televisiva l’opportunità di ripetere i tamponi la cui affidabilità è del 70 per cento. Queste discrepanze – conclude – vanno evitate perché alimentano i dubbi tra i cittadini che non sanno a chi credere».