Migranti: Da Giau (Pd), propaganda Lega ha fallito, confronto con prefetti in commissione

«L’ultimo buco nell’acqua è il protocollo firmato in pompa magna a Trieste dal ministro dell’Interno, Salvini, per il rimpatrio volontario che nel pordenonese ha prodotto il nulla assoluto, nemmeno una richiesta di rientro di migranti»

TRIESTE 09.08.19. «Dai pattugliamenti ai confini anche da parte della forestale, ai muri con la Slovenia. Dai rimpatri o trasferimenti, allo smantellamento dell'accoglienza diffusa. Tra promesse e azioni spot, la Lega ci ha riempito le orecchie di quanto l'emergenza migranti fosse il primo problema da affrontare e risolvere. Oggi, a un anno e tre mesi di governo non abbiamo idea dei numeri del fenomeno visto che il servizio regionale di informazione sulle presenze di stranieri nel territorio risulta ancora sospeso a distanza di 7 mesi e il cruscotto nazionale gestito dal ministero dell'Interno dà conto solo di presenze derivanti dagli sbarchi e non considera la cosiddetta rotta balcanica che, come stiamo continuamente riscontrando, interessa molto la nostra regione. É tempo di incontrare nuovamente i prefetti per avere un quadro chiaro della situazione in Fvg». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau che oggi, insieme ai colleghi commissari di Pd, Open Fvg e Cittadini, ha depositato una richiesta di audizione dei prefetti di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine in VI commissione, insieme all'assessore alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti per conoscere dati, risultati, difficoltà e prospettive sulle presenze di stranieri nel territorio e la relativa gestione.
«L'ultimo buco nell'acqua è il protocollo firmato in pompa magna a Trieste dal ministro dell'Interno, Salvini, per il rimpatrio volontario che nel pordenonese ha prodotto il nulla assoluto, nemmeno una richiesta di rientro di migranti. Intanto nelle città si manifestano situazioni di disagio e tensione legate ai nuovi provvedimenti e i bandi sull'accoglienza diffusa vanno deserti. Abbiamo il sospetto che la propaganda nasconde incapacità di gestione e vogliamo fare il punto con i prefetti che un anno fa esprimevano sostanziale tranquillità e mostravano apprezzamento per il sistema dell'accoglienza diffusa».