La battaglia contro l’impoverimento dell’Isontino è iniziata ben prima che lorsignori si accorgessero di quello che stavano facendo i loro compari a Trieste
Secondo Moretti, «i sindaci Cisint e Ziberna parlano solo del passato, senza aver detto una sola parola sulla futura riforma degli enti locali, alle prese con un centrodestra regionale allo sbando, tra divisioni territoriali e una pari discordanza tra i due sindaci sul futuro stesso dell'isontino». A Ziberna, che ha dimenticato in fretta le 5mila firme raccolte sul punto nascita (accucciato alla scelta del centrodestra regionale di non toccare la decisione già presa sulla chiusura dello stesso), dico che le 1.300 firme sono frutto del lavoro di un'unica giornata di raccolta e rappresentano un atto simbolico per far capire a questi signori e alla Regione che sul tema non accetteremo umiliazioni o impoverimenti del territorio. Questo l’hanno capito anche i cittadini di Gradisca e Staranzano, che dando fiducia al centrosinistra hanno voluto inviare un chiaro messaggio anche si questo tema». Infine, continua Moretti, «Cisint, non avendo argomenti, continua a parlare della legge Panontin, che lei stessa si è rifiutata di applicare. La riforma sulle Unioni territoriali, ricordo, aveva proprio come obiettivo valorizzare i territori; proprio quello che non accade oggi, ad esempio, con la sanità isontina, da gennaio di quest'anno annessa a Trieste e sulla cui qualità vigileremo costantemente».