Ziberna non faccia demagogia sui punti nascita

in questa fase la Regione non può certo esprimersi senza prima aver predisposto la nuova riforma sanitaria

Giovedì, intervenendo sulla stampa a proposito del voto del Consiglio Regionale sul Ddl 13 che ha abrogato la Riforma Sanitaria Tondo, il collega Ziberna lamentava il fatto che la norma votata non ha affrontato il tema del Punto Nascita di Gorizia.
Di certo – in quella sede – non poteva essere affrontato, perché si tratta di una norma che, oltre ad abrogare la legge Tondo, contiene tutta una serie di principi-guida per quella che sarà la futura Riforma Sanitaria che il centro-sinistra si è impegnato a presentare dopo un percorso che sarà di coinvolgimento anche del Consiglio Regionale.
Sui punti nascita in Regione, che sicuramente sono una questione importante che Tondo per cinque anni ha lasciato scorrere senza decidere nulla, credo che sarebbe sbagliato, da parte di Ziberna ed altri amministratori goriziani – continuare ad alzare la voce solo per rivendicarne il mantenimento a Gorizia in chiave antimonfalconese, quando nel 2013 il Punto Nascita di Monfalcone farà il doppio dei parti di Gorizia, dimenticando invece che entrambi non hanno nemmeno la guardia pediatrica su 24 ore, che di certo permetterebbe una maggiore e migliore offerta nell'area neonatale.
Ricordo che uno dei punti di indirizzo legati alla nomina del dott. Cortiula a DG dell’ASS Isontina è quello legato alla definizione di un percorso nascita transfrontaliero tra Gorizia e Sempeter, che l’assessore Telesca e la Presidente Serracchiani hanno confermato anche nelle scorse settimane.
Se quindi per Gorizia la scelta che la Regione ha individuato è quella del percorso transfrontaliero (spero senza sperperi per Case del Parto che non servono a nulla), per Monfalcone – è bene chiarire – nulla è stato previsto: si preveda almeno, in attesa della scelta regionale sui punti nascita, la guardia pediatrica su 24 ore!
All'assessore goriziano Del Sordi, che lamentava nei giorni scorsi che per l'Ospedale di Monfalcone è stato fatto un apposito accordo con l'IRCCS Burlo di Trieste, faccio solo presente che "l'accordo" di collaborazione è dell'ASS Isontina e non del solo Ospedale di Monfalcone (non si poteva fare altrimenti): lo informo però, perché è bene che lo sappia, che in nessun punto dell'accordo si parla di destinare partorienti triestine a Monfalcone o Gorizia – illusorio pensarlo – mentre è previsto (come esiste da sempre) l’indirizzamento delle gravidanze ad alto rischio a Trieste, nonché la messa a disposizione di professionisti del Burlo per "prestazioni di eccellenza di diagnostica neonatale presso l’ASS Isontina" (tutta da realizzare).
Tutti insieme dobbiamo batterci invece perché le eccellenze sanitarie, di tipo ospedaliero e chirurgico, che rappresentano un'attrattività a livello regionale vengano potenziate e non represse come invece accade da troppo tempo, senza pensare se queste vengono svolte a Monfalcone o a Gorizia.

Diego Moretti – consigliere regionale PD