Migranti: Moretti, cdx capace solo di spettacoli mediatici, mettendo in difficoltà i piccoli Comuni

Il modello per noi resta quello dell’accoglienza diffusa, che non prevede certo un ammassamento di richiedenti asilo in poche strutture

TRIESTE (20.08.17). «Dalle promesse elettorali alla gestione concreta il passo è diventato breve. Il centrodestra tutto, compreso l'onniscente sindaco di Gorizia, aveva promesso meraviglie in tema di profughi. Quello che invece vediamo sono inutili multe e o le disinfezioni del sindaco Ziberna che prova addirittura a montare quello che pare essere solo uno spettacolo mediatico, ossia un vertice tra i sindaci delle città capoluogo. Il buon senso sarebbe lavorare in tandem con le altre istituzioni, non creare un capannello fine a stesso». A dirlo è il capogruppo del Pd, Diego Moretti replicando alle dichiarazioni del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, in tema di profughi.
Quanto all'utilizzo di altre strutture come le caserme dismesse, continua Moretti, «non c'è dubbio che i capoluoghi vadano aiutati. Ma utilizzare caserme dismesse in piccoli centri potrebbe significare mettere in difficoltà dei Comuni che non hanno certamente il livello di servizi di un capoluogo, senza trascurare il rischio che si ripeta un caso come quello del cara di Gradisca. Il modello per noi resta quello dell'accoglienza diffusa, che non prevede certo un ammassamento di richiedenti asilo in poche strutture. Sono curioso di sentire cosa ne pensano i sindaci dei piccoli Comuni, rispetto alla proposta che Ziberna vorrebbe condividere con i sindaci degli altri capoluoghi».
«Quelli proposti dal primo cittadino di Gorizia, sono spot da campagna elettorale, dovrebbero provare per una volta a lavorare sinergicamente con le altre istituzioni e prendersi delle responsabilità, come sta facendo la Regione che collabora costantemente con il coordinamento guidato dal commissario del Governo e dai prefetti, dove i sindaci sono sempre stati ascoltati. E a questo si aggiunge, lo ricordo per Ziberna che sogna altri tavoli tra sindaci, l'azione che la Regione, sia con la presidente Serracchiani, sia con l'assessore Torrenti, svolge nei confronti del ministro Minniti e del suo ministero. Non è un caso se il Minniti sarà in regione il 5 settembre. Quindi basta show mediatici, se davvero l'interesse comune è risolvere le questioni aperte in tema di profughi allora si pensi a collaborare, se invece il centrodestra sta preparando una campagna elettorale per il 2018 piena di fantasiose promesse, allora sono sulla strada giusta».