Montagna: Moretti, ancora lupi vicino ad abitazioni, torna preoccupazione per sicurezza

Pubblicato il giovedì 21 Apr 2022

21.04.22 «La presenza di esemplari di lupi in Regione continua a rappresentare un timore. Anche oggi a Timau di Paluzza è stata rinvenuta una carcassa e si è avvistato un lupo nelle vicinanze delle abitazioni, un fatto, questo, che non può che preoccupare soprattutto con l’avvicinarsi della stagione estiva. È necessaria un’azione forte da parte della Regione per il contenimento di una problematica che pregiudica sicurezza, attività locali e turismo». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti informando dell’ennesimo avvistamento nella montagna friulana di lupi in un centro abitato.

«La presenza del lupo in centri abitati e zone fruite dai turisti, rappresenta una concreta minaccia per la sicurezza dei residenti, per gli allevatori che vedono a rischio i propri capi di bestiame, ma anche per gli operatori turistici che si stanno preparando per la stagione estiva».

Accanto al capogruppo Moretti, a esprimere preoccupazione è anche il sindaco di Paluzza, Massimo Mentil: «Non si tratta del primo avvistamento, dopo quelli avvenuti anche nelle vicinanze delle scuole di Timau e Cleulis, e il ritrovamento di diverse carcasse sul territorio comunale. L’avvistamento di oggi è avvenuto a ridosso delle abitazioni, proprio nella zona del Tempio Ossario di Timau, area abitata e molto frequentata durante il periodo estivo che peraltro è una delle poche aree rimaste a uso agricolo nelle vicinanze dei centri abitati del nostro Comune. La preoccupazione degli allevatori locali è forte e comprensibile, tra qualche settimana è previsto l’avvio dell’attività di pascolo proprio in quei prati dove oggi è comparso il lupo». Proprio in questi giorni, continua il sindaco Mentil «avevamo avviato un’interlocuzione con l’università di Udine per organizzare un incontro informativo sulla gestione della presenza del lupo finalizzato alla conoscenza e all’approfondimento della problematica, anche per meglio comprendere come poter convivere con questa nuova presenza nel nostro territorio».

«L’attività di informazione avviata dalla Regione assieme all’università è di primaria importanza – conclude Moretti – ma sicuramente a oggi, con l’approssimarsi della stagione estiva non è sufficiente. Servono importanti azioni di contenimento, formazione vera e di sostegno forte per gli allevatori. Non possiamo solo spiegare agli operatori della montagna che l’attività di monticazione e di pascolo, sino all’anno scorso esercitati senza questa preoccupazione, preveda da un anno all’altro la recinzione dei pascoli o il controllo a tempo pieno delle greggi senza un sostegno straordinario».

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Diego Moretti

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