ORDINE DEL GIORNO collegato al DDL N. 109 "Beni culturali"
PRESENTATORI: MORETTI
OGGETTO: INDIRIZZI SULLA FUTURA PROPRIETÀ DEI BENI E SULLA FORMA DI GESTIONE DEI MUSEI PROVINCIALI DI GORIZIA
Il Consiglio Regionale,
PREMESSO che:
– gli attuali “Musei Provinciali di Gorizia” vedono oggi sotto l'unitaria direzione e gestione della Provincia di Gorizia una pluralità di sedi e di sezioni, a Gorizia ed a Gradisca d'Isonzo, a comporre già oggi una “rete” secondo i principi del disegno di legge 109 “Norme regionali in materia di beni culturali”;
– le sedi sono così meglio precisate:
1. Palazzo Attems in Gorizia – sede degli uffici amministrativi, Pinacoteca Provinciale e Lapidario
2. sede di Borgo Castello in Gorizia – Museo della Grande Guerra, Museo della Moda e delle Arti Applicate, Sezione Archeologia, Raccolte Etnografiche
3. sede di Palazzo Alvarez in Gorizia – Archivio Storico Provinciale e Biblioteca Provinciale
4. Palazzo Torriani in Gradisca d'Isonzo – Galleria Regionale d'arte Contemporanea “Luigi Spazzapan”
– la quarta sede, quella in Gradisca d'Isonzo, vede in particolare una gestione condivisa retta da una convenzione (in scadenza al 31/12/2015) secondo un modello in cui tre soggetti, tra pubblico e privato, sono sinergicamente responsabilizzati secondo il seguente schema virtuoso:
1. proprietà dell’immobile – Comune di Gradisca
2. proprietà della collezione permanente – Fondazione CARIGO
3. personale dipendente dei Musei Provinciali di Gorizia
4. spese di funzionamento sui capitoli del bilancio della Provincia
5. indirizzi gestionali condivisi e programmazione unitaria da parte di un comitato scientifico
– gli attuali “Musei Provinciali di Gorizia” valorizzano un patrimonio di beni culturali accumulatosi in oltre 150 anni di acquisizioni, donazioni, fusioni ed incorporamenti di altri enti in più fasi, a costituire un insieme straordinariamente più ampio ed originariamente riferito ad un territorio, oggi, diviso in due Stati e, in Italia, su più Province del FVG;
DATO ATTO che:
– i Musei Provinciali sono un importante motore di sviluppo sociale ed economico per il territorio isontino e per quello dell'intera Regione Friuli Venezia Giulia;
– decine di migliaia di visitatori annui – tra turisti ed escursionisti – ne apprezzano l'elevata qualità dell'offerta, giungendo per oltre l'80% da fuori Provincia di Gorizia e per oltre il 60% da fuori Regione;
VISTA la legge regionale12 dicembre 2014, n. 26 (Riordino del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni territoriali intercomunali e riallocazione di funzioni amministrative), la quale dispone nell’Allegato B (Funzioni trasferite alla Regione) riferito all’art. 32 della legge regionale che “le funzioni in materia di musei medi e minori e gli interventi a favore di musei gestiti da altri enti e le iniziative dirette e gli interventi per l’acquisto, la realizzazione, l’attrezzatura e l’arredamento di locali destinati a musei di cui agli articoli 30 e 31 della legge regionale 10/1988” siano trasferite dalla Provincia alla Regione, ed analogamente anche “le funzioni concernenti l’istituzione, il funzionamento e lo sviluppo dei musei pubblici di cui agli articoli 21, 22 e 23 della legge regionale 18 novembre 1976, n. 60 (Interventi per lo sviluppo dei servizi e degli istituti bibliotecari e museali e per la tutela degli immobili di valore artistico, storico od ambientale, degli archivi storici e dei beni mobili culturali del Friuli-Venezia Giulia).”;
PRESO ATTO che compete quindi alla Regione la gestione dei Musei provinciali con modalità da definirsi in attuazione del piano di subentro di cui all’art. 35 L.R. 26/2015;
IMPEGNA
la Giunta regionale affinché, nelle more dell'individuazione delle più opportune forme gestionali future, vengano seguiti i seguenti indirizzi:
– riconoscere il particolare valore del compendio relativo ai “Musei Provinciali” in termini di patrimonio storico ed artistico per l’identità del Friuli Venezia Giulia e per lo sviluppo economico integrato dell’Isontino;
– salvaguardare e valorizzare il patrimonio immobiliare e le collezioni storico-artistiche detenute nel compendio “Musei provinciali” con modalità atte a preservare l’identità dei beni stessi e il loro collegamento con il territorio;
– rinviare alle procedure di attuazione del piano di subentro previsto dal comma 1, art 35 della L.R. 26/2015 l’indicazione delle soluzioni più idonee per la futura gestione degli stessi.

