INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

OGGETTO: Il rilancio dell’integrazione sociosanitaria alla prova della digitalizzazione: qual è lo stato dell’arte in Friuli Venezia Giulia?

PREMESSO che
• l’Italia si trova in una fase di transizione cruciale sul piano sanitario e sociale: da un lato, un sistema sanitario nazionale in crescente difficoltà per insufficienza di risorse finanziarie, carenza di personale medico e infermieristico, e criticità nell’accesso alle cure, come evidenziato anche da analisi della Fondazione Gimbe;
• dall’altro lato, emerge una consapevolezza diffusa della necessità di integrare sanità e assistenza sociale, al fine di rispondere in modo più appropriato e continuativo alla domanda di salute sempre più complessa derivante dall’invecchiamento della popolazione, dalla cronicità diffusa e dalle polipatologie legate all’età anziana;
CONSIDERATO che
• le Regioni e le Aziende sanitarie italiane, secondo una recente survey di “NetConsulting cube” dedicata allo stato della trasformazione digitale in sanità (2025), mostrano un orientamento comune verso la costruzione di un modello integrato di presa in carico della persona, basato su piattaforme digitali condivise e percorsi sociosanitari coordinati;
• tuttavia, persiste una distanza tra la visione e la concreta attuazione, dovuta a ostacoli organizzativi, tecnologici e normativi, nonché alla frammentazione dei sistemi informativi regionali;
EVIDENZIATO che
la survey di cui sopra ha fornito una fotografia aggiornata del percorso nazionale verso l’integrazione sociosanitaria, mettendo in luce alcune aree strategiche:
1. Il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 (FSE 2.0) è individuato come strumento cardine per la trasformazione digitale del sistema sanitario e per la reale integrazione con il sociale. Il 90% delle Regioni lo considera una priorità, con l’obiettivo di includere nel FSE anche informazioni di natura sociale, così da offrire una visione completa dei bisogni del cittadino, in particolare dei soggetti fragili. Accanto a ciò, si prevede la digitalizzazione dei Piani Assistenziali Individuali (PAI), fondamentali per coordinare interventi medici e sociali. Tuttavia, solo l’8% dei progetti oggi dispone di database realmente condivisi, a causa della frammentazione delle piattaforme regionali e dell’assenza di standard e regole nazionali comuni.
2. La sfida del territorio si conferma come la dimensione cruciale per lo sviluppo di una sanità di prossimità e di una presa in carico realmente continuativa, specialmente per anziani, disabili e pazienti cronici.
o Le Regioni stanno avviando progetti dedicati ai pazienti fragili, ma questi restano in larga parte sperimentali e disomogenei;
o per il biennio 2025–2026, quasi tutte le Regioni prevedono investimenti mirati per colmare tali lacune:
 il 95% introdurrà strumenti di analisi avanzata per monitorare gli interventi sociosanitari;
 il 92% integrerà dati sociali nel FSE;
 l’84% svilupperà piattaforme digitali condivise tra sanità e sociale;
 l’83% digitalizzerà i PAI;
 il 72% punterà su app e portali per caregiver, a sostegno delle famiglie e della continuità assistenziale;
3. La digitalizzazione dei percorsi di cura consentirà di passare da una gestione “reattiva” a una gestione predittiva, capace di anticipare i bisogni di salute legati alla cronicità e alla fragilità. Sebbene oggi solo una minoranza di amministrazioni disponga di sistemi integrati, l’88% prevede di attivarli entro il 2026, puntando su un approccio predittivo capace di anticipare i bisogni di salute, soprattutto in relazione alla cronicità e alle polipatologie dell’età anziana. La creazione di database condivisi e l’uso di strumenti di business intelligence risultano determinanti per migliorare la programmazione e l’efficienza degli interventi.
4. L’intelligenza artificiale (AI) rappresenta un nuovo strumento di supporto per la pianificazione e la personalizzazione degli interventi:
o oggi solo l’8% dei progetti regionali la utilizza, ma il 72% ne prevede l’adozione entro due anni;
o l’AI potrà contribuire a ottimizzare l’allocazione delle risorse e a individuare precocemente i bisogni emergenti, favorendo una gestione più equa ed efficiente dei servizi;
5. Gli investimenti IT nel settore sanitario e sociale, pur concentrati ancora sui sistemi clinici e ospedalieri (stimati in quasi un miliardo di euro entro il 2025), stanno crescendo in modo significativo anche nell’ambito territoriale e socio-assistenziale, con un incremento del 41% tra il 2022 e il 2025;
o risultano in forte espansione:
 il FSE (+46%),
 la telemedicina (+116%),
 e i sistemi di accoglienza digitale (+27%);
o queste aree costituiscono i pilastri tecnologici dell’integrazione tra sanità e sociale, condizione indispensabile per costruire un sistema più connesso, equo e sostenibile;
6. Il Pnrr ha rappresentato la principale leva per l’avvio dei progetti di digitalizzazione sanitaria, ma con la sua prossima conclusione sarà indispensabile individuare nuove fonti di finanziamento e modelli di governance per consolidare i risultati raggiunti ed evitare che le innovazioni rimangano a livello sperimentale.
7. Il futuro del sistema sociosanitario italiano dipenderà dalla capacità di consolidare l’integrazione digitale, superando la frammentazione territoriale e promuovendo una nuova cultura dell’innovazione centrata sul cittadino, in grado di rispondere con appropriatezza alla domanda di salute legata alla cronicità e all’invecchiamento della popolazione.
RICORDATO che
la Regione Friuli Venezia Giulia vanta una tradizione consolidata di integrazione sociosanitaria e ha avviato già da decenni un processo strutturato di integrazione sociosanitaria:
• dapprima sul piano istituzionale, con modelli organizzativi interdipendenti tra sanità e servizi sociali;
• poi su quello programmatorio, con strumenti di pianificazione integrata e valutazione condivisa dei bisogni;
• infine su quello professionale, con l’operatività di équipe multidisciplinari e percorsi di presa in carico congiunti.
ATTESO che
la spinta derivante dall’integrazione digitale potrebbe ora rappresentare un’opportunità strategica per consolidare e innovare tale modello, anche in coerenza con l’attuazione del DM n. 77/2022 sulla riorganizzazione dell’assistenza territoriale e con la finalizzazione degli investimenti del PNRR, in particolare per quanto riguarda le Case di Comunità, gli Ospedali di Comunità e la telemedicina;
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale INTERROGA la Giunta regionale per sapere:

1. Qual è lo stato di attuazione in Friuli Venezia Giulia dei processi di digitalizzazione in ambito sociosanitario, con particolare riferimento a:
o l’evoluzione del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 e la sua eventuale estensione ai dati sociali;
o la digitalizzazione dei Piani Assistenziali Individuali (PAI) e la loro interoperabilità tra area sanitaria e area sociale;
o lo sviluppo di piattaforme digitali condivise tra Aziende sanitarie, Enti locali e servizi sociali territoriali;
2. Se e in quale misura la Regione stia investendo in strumenti di intelligenza artificiale e analisi predittiva per il monitoraggio dei bisogni sociosanitari e per la pianificazione delle risorse sul territorio;
3. Quali risorse finanziarie, anche in continuità con il Pnrr, siano state destinate o previste per il biennio 2025–2026 al fine di consolidare l’infrastruttura digitale regionale per l’integrazione sociosanitaria;
4. In che modo la digitalizzazione dei processi di presa in carico possa accompagnare e sostenere la piena attuazione del DM 77/2022, favorendo la costruzione di un modello territoriale integrato e realmente centrato sulla persona;
5. Se la Giunta intenda promuovere, nel contesto del sistema sanitario regionale, una governance unitaria per la gestione dei dati sanitari e sociali, al fine di garantire uniformità, interoperabilità e tutela della privacy;
6. Se sia prevista una collaborazione strutturata tra Regione, Aziende sanitarie, Comuni e servizi sociali locali per la definizione di standard comuni e di protocolli operativi digitali volti a favorire la piena integrazione sociosanitaria nel territorio del Friuli Venezia Giulia.

Francesco MARTINES

Presentata alla Presidenza il 25/11/2025

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