Interrogazione a risposta orale

OGGETTO: Sanità: che il ricorso al privato convenzionato non depauperi la sanità pubblica

Rilevato che, anche a seguito dell’emergenza COVID, il Servizio Sanitario Regionale ha accumulato un enorme numero di prestazioni da erogare ai cittadini;
Considerato che, per far fronte al fenomeno sopra indicato, la Giunta Regionale, nel corso della XII Legislatura, ha optato per un sovra-finanziamento, rispetto al dato storico, del privato convenzionato;
Preso atto che, dalle parole del Presidente Fedriga pronunciate in Aula nel corso dell’illustrazione del programma di Legislatura si evince non solo che vi sarà continuità in tale scelta di policy, ma, per di più, che si considera l’offerta sanitaria del privato accreditato alla stregua di quella pubblica;
Ribadito che il ruolo del privato accreditato nel complesso dell’offerta sanitaria del sistema regionale è complementare all’offerta della sanità pubblica e che si ritiene fondamentale una leale e regolata partnership tra i due erogatori;
Precisato che, il privato accreditato, benché finanziato con risorse pubbliche, non può considerarsi uguale all’offerta pubblica se non altro perché risponde a logiche diverse, a partire da quella del profitto: un conto è parlare di prestazioni che devono rispondere a principi universalistici e di gratuità, un conto delle realtà che quelle prestazioni le erogano;
Ribadito che il SSR non solo riveste il ruolo di erogatore diretto di prestazioni, ma anche e soprattutto detiene e deve continuare a detenere la governance del sistema che, nel caso specifico significa, in estrema sintesi, avere il potere di decidere: quali prestazioni affidare al privato accreditato, in quale misura, per quale corrispettivo, con quale procedura e con quali requisiti e con quali strumenti verificare la qualità e l’appropriatezza delle risposte;
Considerato inoltre che, nella sopraccitata funzione di governance, il SSR deve garantire in primis l’appropriatezza clinica delle prestazioni che il privato accreditato è chiamato ad erogare (si pensi alla casistica, ad esempio), in secondo luogo il buon uso delle risorse finanziarie (efficienza) e non da ultimo la coerenza di tale affidamento con le politiche di sviluppo della sanità pubblica;
Visto che, nonostante la fine dell’emergenza COVID, permangono ancora pesanti strascichi che gravano sul sistema salute regionale, con lunghe e inevase liste di attesa per prestazioni, esami e interventi;
Ritenuto che per far fronte alle difficoltà del SSR non ci si possa meramente affidare all’offerta del privato accreditato, ma che sia necessario e doveroso elaborare una politica sanitaria volta al rafforzamento del ruolo centrale e prevalente dell’offerta pubblica;
Evidenziato che in questo preciso momento storico il potenziamento dei finanziamenti alla sanità privata sta determinando non solo uno spostamento di risorse dal pubblico al privato, ma anche uno spostamento di personale: medici e infermieri che si stanno volontariamente dimettendo dai nostri ospedali per andare a lavorare in cliniche private e cooperative, e che sta quindi depauperando notevolmente le strutture, già impoverite, del SSR.
Evidenziato altresì che il sovra-finanziamento alla sanità privata non pare aver risolto il problema delle lunghissime liste di attesa, né il ricorso, crescente, all’out of pocket sanitario dei cittadini del Friuli Venezia Giulia.
I Consiglieri: CELOTTI Manuela, MORETTI Diego, CARLI Andrea, CONFICONI Nicola, COSOLINI Roberto, FASIOLO Laura, MARTINES Francesco, MENTIL Massimo, PISANI Marko, POZZO Massimiliano, RUSSO Francesco
interrogano la Giunta
per conoscere:
• L’attuale percentuale, sulla totale offerta sanitaria regionale, di affidamento di servizi e prestazioni al privato accreditato, in quali aree cliniche e con quanti finanziamenti (con la specifica per area);
• Se intende continuare ad aumentare ulteriormente l’affidamento di servizi e prestazioni al privato accreditato anche nella fase post-pandemia;
• Quali determinazioni intende adottare per salvaguardare e sviluppare l’offerta di servizi e prestazioni del SSR;
• Qual è la quota dell’out of pocket sanitario dei cittadini del Friuli Venezia Giulia.

CELOTTI Manuela
MORETTI Diego
CARLI Andrea
CONFICONI Nicola
COSOLINI Roberto
FASIOLO Laura
MARTINES Francesco
MENTIL Massimo
PISANI Marko
POZZO Massimiliano
RUSSO Francesco

Trieste, 11 maggio 2023

0024 - CEL IRO sanità pubblica privata 11_05_23 MA final