Ordine del giorno n. 26 collegato al DISEGNO DI LEGGE N. 62 Misure finanziarie multisettoriali 2025
Oggetto: Presa in carico della persona e Case della Comunità nelle zone scarsamente abitate: la sperimentazione in essere diventi modello regionale
Proponenti: CELOTTI
Il Consiglio regionale
PREMESSO CHE
• con il comma 122 dell’articolo 8 della legge regionale n. 12/2025 è stata avviata una sperimentazione volta a sostenere le aree interne del territorio regionale caratterizzate da bassa densità abitativa, promuovendo al contempo la presa in carico della persona basata su un approccio preventivo, proattivo, condiviso e partecipato;
• la sperimentazione prevede un progetto pilota promosso dal Comune di Vito d’Asio, quale soggetto capofila dei Comuni del comprensorio della Val d’Arzino e della Val Cosa, in raccordo con l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale (ASFO);
• tale progetto ha per oggetto interventi innovativi volti ad avvicinare i servizi socioassistenziali, sociosanitari e sociali ai cittadini, anche attraverso l’uso della digitalizzazione, al fine di ridurre le distanze e le disuguaglianze e di garantire modalità di intervento integrate;
CONSIDERATO CHE
• le Case della Comunità, come definite dall’articolo 15, comma 7-ter, della legge regionale n. 22/2019, rappresentano un elemento cardine per la riorganizzazione dell’assistenza territoriale, in particolare per la gestione integrata e multidisciplinare dei bisogni della popolazione;
• le aree interne e a bassa densità abitativa necessitano di modelli organizzativi adattivi, in grado di assicurare la continuità assistenziale e l’equità di accesso ai servizi, valorizzando le risorse locali e la prossimità dei presìdi territoriali;
• l’esperienza in corso costituisce una buona pratica di innovazione territoriale, capace di coniugare l’utilizzo delle tecnologie digitali con un approccio comunitario e partecipato alla cura e alla prevenzione;
EVIDENZIATO CHE
• la sperimentazione in oggetto si pone come una opportunità strategica per individuare e validare un modello regionale replicabile in altri contesti territoriali del Friuli Venezia Giulia che presentano analoghe caratteristiche demografiche, geografiche ed epidemiologiche;
• la valorizzazione delle risultanze della sperimentazione consentirebbe di ottimizzare la rete delle Case della Comunità, integrando le peculiarità delle zone montane e periferiche in una visione unitaria e sostenibile del sistema regionale dei servizi alla persona;
TUTTO CIÒ PREMESSO, IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
1. a monitorare con attenzione gli esiti organizzativi, gestionali e di impatto territoriale della sperimentazione avviata ai sensi del comma 122 dell’articolo 8 della L.R. 12/2025;
2. a valorizzare e diffondere i risultati della sperimentazione quale modello regionale per la presa in carico integrata della persona nelle aree a bassa densità abitativa;
3. a promuovere l’estensione e l’adattamento del modello sperimentato ad altri ambiti territoriali del Friuli Venezia Giulia a partire da quelli che presentano caratteristiche demografiche, orografiche ed epidemiologiche similari;
4. a inserire le risultanze della sperimentazione nella pianificazione regionale in materia di Case della Comunità e di assistenza territoriale, al fine di assicurare omogeneità, efficienza e prossimità dei servizi socio-sanitari in tutto il territorio regionale.
Firma
Presentata alla Presidenza il 10/10/2025
4028 - CEL ODG DDL 62 sperimentazione CdC zone disabitate