ZECCHINON: relazione alla PDL N.121 sui fenomeni di criminalità organizzata e di stampo mafioso

Pubblicato il giovedì 25 Mag 2017

RELAZIONE DI MAGGIORANZA ALLA PDL N.121 "Norme in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata e di stampo mafioso"

Signor Presidente, colleghi Consiglieri,
la proposta di legge 121 pone all’attenzione dell’Aula l’importante e complesso tema della criminalità organizzata e di stampo mafioso, affinché anche la nostra Regione si doti di opportune norme in materia di prevenzione, di contrasto e di promozione della cultura della legalità.
Infatti, nessuno può sentirsi estraneo di fronte ad un fenomeno che, come segnalato dalla Direzione Nazionale Antimafia, coinvolge anche la nostra Regione con infiltrazioni nel tessuto sociale sempre maggiori. La complessità di tale fenomeno, che investe non solo la finanza e l’imprenditoria ma che, con i suoi tentacoli, penetra in tutti i settori della quotidianità, trova ulteriori e nuove frontiere nelle attuali situazioni di crisi della nostra società complessa e si avvale dei nuovi strumenti di comunicazione e della rete per spingersi là dove mai aveva osato.
Il coinvolgimento del Consiglio regionale, chiamato ad approvare questa proposta legislativa, vuole innanzitutto essere un segnale di coraggio verso le nuove sfide, condividendo la consapevolezza che la mafia esiste (quindi non accogliendo la tesi del negazionismo) e nello stesso tempo evitando quel silenzio che tanto è più forte tanto è più complice, come ricordava Peppino Impastato, una vittima della mafia, quando affermava: “La mafia uccide, il silenzio pure”.
La proposta di legge non vuole creare interferenze con le leggi nazionali né con i compiti assegnati alle forze dell’ordine e ai magistrati a cui spetta, in uno Stato di diritto, il dovere repressivo e sanzionatorio e nel contempo non vuole sovrapporsi alla legge regionale 9/2009 (Disposizioni in materia di politiche di sicurezza e ordinamento di polizia locale). Si prefigge invece l’importante obiettivo di cercare tutti i mezzi e gli strumenti utili ad introdurre nel nostro ordinamento, attraverso l’Osservatorio sulla sicurezza integrata, uno strumento per un monitoraggio costante del fenomeno criminale, unitamente alla cura dell’aspetto sociale e culturale dello stesso, mediante azioni di coinvolgimento degli organi istituzionali più vicini ai cittadini e ai giovani, quali scuola, università, volontariato ed associazionismo.
Per quanto possibile si sono volute porre in positivo le iniziative che si intendono intraprendere, evitando nel contempo di colpevolizzare interi settori o categorie, ma privilegiando tutti quegli interventi atti a prevenire ogni rischio di radicamento di culture e pratiche mafiose. Come si evince dall’articolato, si è stabilita la necessità della messa in rete dei dati, elemento che può veramente costituire un aspetto importante per avere una mappatura molto dettagliata sulle situazioni critiche presenti sul territorio regionale.
Nel merito del testo legislativo, così come approvato dalla V Commissione, mi limito a richiamare, perché mi appare particolarmente significativo, il segnale rappresentato dalla celebrazione della “Giornata dell’impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime”. Essa può costituire un percorso originale per la Regione che non sostituisce ma si affianca alla celebrazione nazionale del 21 marzo. In questo campo anche azioni ripetute e supportate da un concreto impegno possono assumere un significato specifico e rilevante. Creare occasioni di dibattito, di conoscenza, di attenzione non può che costituire un ulteriore passo attraverso il quale si ritiene di poter raggiungere significativi risultati.
Naturalmente ogni iniziativa ha bisogno dell’impegno del singolo e delle Istituzioni poiché uno dei mali maggiori è quello relativo all’indifferenza e alla sottovalutazione dei problemi.
Credo infine di dover segnalare il lavoro positivo svolto da tutti i membri della V^ Commissione, con piena disponibilità ed apertura, aldilà degli schieramenti politici, che ha portato ad un testo condiviso e votato all’unanimità, pur se suscettibile di ulteriori interventi emendativi che potranno essere proposti e con i contributi che nasceranno dal dibattito in aula. Lo svolgimento dei lavori della Commissione, portati avanti con senso di responsabilità, ha dimostrato come, di fronte all’emergere di un grave problema, non ci si debba dividere.
Infatti è sempre in agguato il pericolo di creare false sicurezze e convinzioni, ritenendo che siano sufficienti singoli atti di eroismo compiuti da persone coraggiose e lungimiranti per sconfiggere le associazioni criminali. In verità solo l’insieme delle istituzioni e dei cittadini capaci di proporsi quotidianamente con onestà e lungimiranza a favore della giustizia e della legalità potrà ottenere i risultati auspicati.
Si confida pertanto in un voto unanime del Consiglio regionale.

ZECCHINON

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