Zecchinon: relazione al Pdl n. 192 sul fenomeno della scomparsa dei minori

Pubblicato il lunedì 13 Nov 2017

RELAZIONE DI MAGGIORANZA Pdl n. 192 "Disposizioni per prevenire e contrastare il fenomeno della scomparsa dei minori e i reati ad esso connessi nonché il sostegno alle loro famiglie"

Signor Presidente, Signori Consiglieri,
la proposta di legge sottoposta al voto dell’Assemblea reca “disposizioni volte a sostenere percorsi scolastici atti a promuovere azioni di supporto nel caso di scomparsa di minori” e si discosta dall’originale progetto che, pur trattando lo stesso tema, e cioè la scomparsa dei minori, ha riscontrato, a fronte delle osservazioni emerse al momento delle audizioni, alcuni problemi relativi agli articoli riguardanti i settori socio-sanitari e i reati connessi alla scomparsa dei minori,articolo quest’ultimo che potevainvaderela competenza statale. Inoltre il termine “scomparsi” ha ingenerato alcuni fraintendimenti in quanto la tutela non si limitava, come poi è stato prevalentemente inteso, ai minori stranieri non accompagnati, ma a tutti i tipi di scomparsa, quali le fughe da casa o da istituti, la sottrazione nazionale o internazionale da parte di un genitore, l’allontanamento volontario. Si è reso necessario pertanto apportare numerose modifiche che hanno posto l’attenzione sul sostegno scolastico in caso di scomparsa di minore, allargando il campo delle azioni anche ad altre fattispecie che si possono verificare a scuola con ripercussioni nel gruppo classe, quali la prematura morte del minore o gravi patologie invalidanti con evidenti segni di malattia. Nel contempo sono state soppresse tutte le indicazioni che riguardavano specificatamente azioni che potevano esulare dalle competenze regionali. Pertanto la PDL che viene ora presentata indica chiaramente la definizione di“scomparsi”nell’accezione ampia del termine e segnatamente: i minori che si allontanano volontariamente dalla famiglia, i minori sottratti contro la propria volontà, i minori prematuramente deceduti e i minori che a causa di grave patologia sospendono per lunghi periodi la frequenza scolastica e al ritorno a scuola mostrano evidenti segni di malattia. Non si creda che episodi come quelli sopra esplicitati siano sporadici; nell’esperienza di ogni giorno situazioni del genere possono presentarsi e causare un grave disorientamento nel gruppo classe al quale spesso la Scuola non riesce da sola a dare delle risposte adeguate e tali da superare l’impatto emotivo. Raramente si viene a conoscenza di questi problemi in quanto riguardano situazioni dolorose e coinvolgono minori e le loro famiglie, le quali nella maggior parte dei casi desiderano la riservatezza a cui hanno diritto. Ciò non permette di avere un chiaro riferimento numerico per ciò che concerne le situazioni dovute a morte o malattia, ma neppure dati certi riguardo ai minori scomparsi per le diverse cause sopra segnalate, essendo comunque dati sensibili e che quindi difficilmente vengono resi pubblici. Alcuni dati invece, tratti dalle statistiche ufficiali del Ministero, ci permettono di conoscere alcuni numeri riguardo l’andamento generale, ma non a livello regionale. Il fenomeno rappresenta ormai un vero e proprio problema, sia per i numeri crescenti, sia per i risvolti sociali che comporta. Risulta difficile poi comprendere fino in fondo la natura degli interventi e dei percorsi scolastici che si rendono necessari per aiutare in modo concreto i bambini e i ragazzi. Ma in tutto questo l’errore più grave è costituito dal rischio del silenzio. La Scuola ha bisogno di un approccio al problema molto attento e capace di rispondere alle esigenze che si presentano sempre diverse e per questo motivo la proposta prevede l’istituzione di un fondo per interventi di supporto alle istituzioni scolastiche. Per tale finalità le scuole che dovessero affrontare tali problemi possono accedere al finanziamento anche con il supporto di professionisti esterni che presentino competenze specifiche pedagogiche e che operino con i consultori e i servizi dei Comuni per gli aspetti sanitari e socio assistenziali, così come recita l’articolo 5. Nei diversi articoli si richiama spesso il ruolo della famiglia che non può non essere coinvolta e che ha il dovere di essere informata e nello stesso tempo accompagnata nel percorso individuato. Questa proposta di Legge dunque si caratterizza come un utile sostegno nell’ambito del gruppo classe che dovesse essere interessato dal fenomeno, al fine di accompagnare con concreti percorsi la gestione della perdita di un componente, creando un ambiente capace di sostenere e fronteggiare situazioni difficili e spesso imprevedibili, ma, non per questo, meno impattanti su bambini e ragazzi ai quali deve essere garantita la migliore tutela.
Si confida in un ampio voto favorevole da parte del Consiglio.

ARMANDO ZECCHINON

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