RUSSO: Circolare n. 6: perché l’Amministrazione non ha coinvolto le organizzazioni sindacali?

Pubblicato il venerdì 05 Lug 2019

INTERROGAZIONE
 
Oggetto: Circolare n. 6: perché l’Amministrazione non ha coinvolto le organizzazioni sindacali?
 
Il sottoscritto Consigliere regionale,
APPRESO che in data 11 giugno 2019 è stata emanata dalla Direzione centrale funzione pubblica e semplificazione – Servizio amministrazione del personale la Circolare n. 6 a firma del Direttore Centrale avv. Francesco Forte con oggetto “CCRL 15 ottobre 2018: art. 10 (permessi retribuiti per visite, terapie, prestazioni specialistiche o esami diagnostici) e art. 11 (assenze per malattie in caso di gravi patologie richiedenti terapie salvavita) – indicazioni operative;
EVIDENZIATO che al punto a) della predetta Circolare la Direzione scrivente, al fine di fornire delle “indicazioni operative” inerenti la fruizione dei permessi retribuiti per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche o esami diagnostici scriveva che “Ai fini del rilascio dell’autorizzazione, il personale è tenuto a comunicare un tanto, utilizzando il codice giustificativo PRV402 tramite l’applicativo SSD al quale deve allegare l’attestazione contenente la prenotazione della prestazione sanitaria. In mancanza, è consentito produrre una dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000 che l’Ufficio di appartenenza è tenuto a verificare secondo le modalità previste dall’art. 71 dello stesso decreto. Si evidenzia che il dipendente deve essere autorizzato e che pertanto è precluso che lo stesso possa assentarsi dal servizio in carenza della debita autorizzazione (che in quanto tale è preventiva).”
APPURATO che l’articolo 10, cui fa riferimento la lettera a) della Circolare n. 6, del Contratto Collettivo di Comparto del personale non dirigente sottoscritto in data 15 ottobre 2018, al primo comma afferma che “I dipendenti possono usufruire di permessi orari retribuiti per espletare visite, terapie, prestazioni specialistiche o esami diagnostici purchè comunicati con adeguato preavviso fatti salvi i casi di urgenza”;
RILEVATA una evidente discrasia tra quanto scritto alla lettera a) della Circolare n. 6 e quanto invece disposto dal primo comma dell’art. 10 del CCRL il quale non menziona in nessun passaggio la necessità di un’autorizzazione preventiva all’effettuazione di visite, terapie, prestazioni specialistiche o esami diagnostici ma che si limita a esigere la necessità dell’adeguato preavviso, derogabile nei casi di urgenza;
RILEVATO che, per quanto concerne l’art. 10 del CCRL, la Circolare n. 6 sembra presentare nuovi profili interpretativi e non mere indicazioni operative e, conseguentemente, il contenuto in esame sembra ledere il sistema delle relazioni sindacali che avrebbe voluto una previa consultazione con le organizzazioni sottoscrittrici del CCRL;
EVIDENZIATO che le indicazioni fornite dalla Direzione centrale funzione pubblica in materia di autorizzazione preventiva di visite, terapie, prestazioni specialistiche e esami diagnostici comporterebbero un appesantimento dell’iter burocratico gravante sulle strutture dell’Amministrazione che si occupano di gestione del personale;
EVIDENZIATO inoltre che tali nuove “indicazioni operative” rischiano di essere lesive del diritto alla privacy e della tutela della riservatezza in materia sanitaria, dal momento che il dipendente sarebbe costretto a caricare, tramite il codice giustificativo PRV402 sul SSD, la scansione della eventuale prenotazione della prestazione sanitaria da eseguire;
RILEVATO che negli ultimi tempi si stanno moltiplicando scelte apparentemente penalizzanti nei confronti del personale che quotidianamente lavora alle dipendenze dell’Amministrazione regionale (blocco del fondo sociale, circolare sulla consumazione dei pasti, compilazione anticipata dei piani ferie, mancato avvio del confronto sul contratto integrativo di Ente) e che tali decisioni rischiano di appesantire e minare il clima interno organizzativo;
Tutto ciò premesso,
INTERROGA
il Presidente della Regione per sapere se l’Amministrazione regionale è intenzionata a rivedere i contenuti della Circolare n. 6 e per conoscere il motivo che ha portato l’Amministrazione a non consultare le organizzazioni sindacali prima di emanare una Circolare che sembra avere portata interpretativa del disposto contrattuale.
 
Francesco Russo

Trieste, 5 luglio 2019

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