MOZIONE “TAGLI AI PATRONATI (ART. 1, COMMA 344, A.C. 3444 LEGGE DI STABILITÀ 2016)”

Pubblicato il martedì 01 Dic 2015

MOZIONE N. 167 “TAGLI AI PATRONATI (ART. 1, COMMA 344, A.C. 3444 LEGGE DI STABILITÀ 2016)”

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
PREMESSO che:
–    Il Governo, con il comma 344 dell’art. 1 della Legge di stabilità 2016, prevede un taglio delle risorse per gli Istituti di patronato e di assistenza sociale di 28 milioni di euro per il 2016, la riduzione dell’aliquota di finanziamento, con effetto sui finanziamenti a decorrere dall’anno 2016 allo 0,193 punti percentuali dallo 0,207 previsti dalla normativa vigente e la riduzione, con effetto dall’esercizio finanziario 2017, a 65 punti percentuali dell’aliquota per la determinazione provvisoria del finanziamento annuo dal 72% previsto dalla normativa vigente.
–    Tali risorse nel recente passato hanno subito già riduzioni per effetto dell’art. 12, c. 12-terdecies del D.L. n. 78/2010 (il quale ha disposto, per ciascuno degli esercizi finanziari 2011-13, una riduzione degli specifici stanziamenti iscritti in bilancio nella misura di 30 milioni di euro annui) e dell’articolo 1, comma 309, della legge n. 190 del 2014, legge di stabilità 2015, (il quale ha disposto, per il 2015, una riduzione degli specifici stanziamenti iscritti in bilancio nella misura di 35 milioni di euro; la riduzione dell’aliquota di finanziamento dallo 0,226% allo 0,207% e la riduzione dell’assegnazione provvisoria dall’80% al 72%).
–    I patronati sono stati istituiti dal legislatore (a partire dal Decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 29 luglio 1947, n. 804 “Riconoscimento giuridico degli istituti di patronato e di assistenza sociale” arrivando alla legge 30 marzo 2001, n. 152 “Nuova disciplina per gli istituti di patronato e di assistenza sociale”).
–    La Corte costituzionale con sentenza n. 42/2000 in merito alla richiesta di referendum popolare per l’abrogazione del citato D.Lgs. n. 804/1947, ha ribadito il servizio di pubblica utilità offerto dai patronati (“La costituzione, dunque esige che vi sia una specifica organizzazione per le prestazioni previdenziali –sostanziali e strumentali – cioè gli “organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato” di cui all’art. 38 e che le prestazioni offerte da tali strutture non siano oggetto di attività lucrativa e siano disponibili dalla generalità dei lavoratori”).
CONSIDERATO che: 
–    Il “sistema patronato“ è già messo a rischio dal ritardo con il quale il Ministero del Lavoro conclude le attività ispettive: ad oggi non si è ancora conclusa la verifica dell’attività per l’anno 2012 e non si hanno garanzie in ordine al tempestivo pagamento delle integrazioni ai “rimborsi” dovute per gli anni 2013 e 2014, senza i quali i patronati non avranno liquidità sufficiente per garantire non solo il corretto pagamento delle retribuzioni e della relativa contribuzione, ma anche la funzionalità degli uffici già dal prossimo gennaio.
–    Un anno fa un milione e 180 mila cittadini hanno firmato la petizione per far abbattere i tagli che già lo scorso anno erano previsti dalle legge di stabilità.
–    Il Centro Patronati CE-PA (Acli, Inas, Inca, Ital) ha inviato in data 5 novembre una lettera ai Parlamentari per sottoporre loro la delicata situazione di tenuta finanziaria dei patronati e invitandoli alla soppressione della norma in questione.
–    La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia riconosce l’importanza della funzione degli istituti di patronato e di assistenza sociale che operano sul territorio regionale anche attraverso la erogazione di specifici contributi che sono previsti dalla legge regionale 14 marzo 1988, n. 12 (Contributi agli istituti di patronato e di assistenza sociale) con due tipologie di contributo: una destinata alle sedi provinciali degli Istituti di patronato e di assistenza sociale, integrativa dei finanziamenti nazionali concessi per la realizzazione delle attività istituzionali realizzate dagli istituti stessi, l’altra destinata alle sedi regionali degli istituti medesimi, finalizzata a sostenere iniziative di formazione, informazione, studio e ricerca.

Tutto ciò premesso, IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE

1)    a farsi parte attiva presso il governo centrale, affinché si pervenga alla soppressione del comma 344 dell’art. 1 della Legge di stabilità 2016 (A.S. 3444) e il mantenimento delle attuali aliquote relative al gettito dei contributi previdenziali a favore dei patronati.

CODEGA, BAGATIN, BOEM, CREMASCHI, DA GIAU, GRATTON, LAURI, MORETTI, PAVIOTTI, ZECCHINON

Trieste, 1 dicembre 2015

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