Codega: Calendarizzazione e approvazione del d.d.l. s. 2092 “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre disposizioni in materia di cittadina

Pubblicato il giovedì 01 Giu 2017

VOTO ALLE CAMERE E AL GOVERNO DELLA REPUBBLICA N. 20

OGGETTO: CALENDARIZZAZIONE E APPROVAZIONE DEL D.D.L. S. 2092 “MODIFICHE ALLA LEGGE 5 FEBBRAIO 1992, N. 91, E ALTRE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CITTADINANZA”

CODEGA, ZECCHINON, BAGATIN, BOEM, CREMASCHI, DA GIAU, MARTINES, MORETTI, ROTELLI, UKMAR

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
CONSIDERATO che in data 13 ottobre 2015 la Camera dei deputati ha approvato a grande maggioranza, con 310 voti favorevoli, 63 contrari e 83 astenuti, il Disegno di Legge recante “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n.91, e altre disposizioni in materia di cittadinanza“ che modifica le regole di acquisizione della cittadinanza italiana per i minori stranieri, ma che lo stesso testo provvedimento giace ancora nella commissione Affari Costituzionali del Senato e non ne è ancora stata calendarizzata la discussione in Aula;
CONSIDERATO che la norma è frutto di una mobilitazione di una vasta rete di associazioni e movimenti popolari che nella campagna “L’Italia sono anch’io” ha depositato in Parlamento, nel 2012, due proposte di legge di iniziativa popolare, una delle quali chiedeva con forza una riforma della legge di cittadinanza, rendendola più inclusiva nei confronti dei minori stranieri nati in Italia o arrivati in Italia in tenera età;
PREMESSO che il testo di legge approvato alla Camera è un testo già unificato derivante dall’abbinamento di 26 proposte di legge vertenti sullo stesso tema, di iniziativa di deputati esponenti di quasi tutti i gruppi parlamentari, rappresentando pertanto il frutto di un’attività di mediazione e di accordo tra molte forze politiche;
PRESO ATTO che il testo approvato rappresenta un punto di equilibrio, peraltro moderato e già ampiamente condiviso, tra il cosiddetto “ius soli temperato“ (le bambine e i bambini nati in Italia da genitori stranieri ottengono la cittadinanza italiana solo se almeno uno dei genitori è titolare di  permesso UE per lungo soggiornanti) e lo “ius culturae” (i minori nati in Italia da genitori stranieri privi del permesso per lungo soggiornanti, o arrivati entro il dodicesimo anno di età, possono diventare cittadini italiani dopo aver frequentato regolarmente, per almeno 5 anni, uno o più cicli scolastici e formativi);
CONSIDERATO che il provvedimento ha un impatto sociale del tutto rilevante visto che interessa circa 800.000 bambini e adolescenti che sono nati in Italia, hanno studiato nelle nostre scuole, frequentano le nostre strutture ricreative e sportive ma non sono ancora cittadini italiani;
CONSIDERATO inoltre che, l’incidenza anche per la nostra regione è notevole in quanto sono circa 10.000 i minori interessati da questa norma;
RILEVATO che numerose sono state le prese di posizione e manifestazioni che in questo periodo si sono succedute nel Paese, promosse dalle organizzazioni e movimenti che reputano intollerabile che l’Italia ancora non si sia dotata di una normativa di “rango europeo”, rispettosa dei tempi, della storia in cui viviamo e dei diritti dei giovani a sentirsi figli della comunità in cui sono nati.

FA VOTI AFFINCHÈ

il Parlamento e il Governo della Repubblica:
–    Calendarizzino al Senato il Disegno di legge “Modifiche alla Legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre disposizioni in materia di cittadinanza” e giungano quanto prima all’approvazione definitiva.

Trieste, 1 giugno 2017

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