BOEM: relazione a pdl 171 “Consulte comunali dei giovani”

Pubblicato il venerdì 17 Mar 2017

Relazione PDL 171 "Istituzione delle Consulte Comunali dei Giovani tramite modifica della legge regionale 22 marzo 2012, n. 5 (Legge per l'autonomia dei giovani e sul Fondo di garanzia per le loro opportunità)"

Signor Presidente, gentili colleghi,
la presente Proposta di legge nasce su stimolo dei giovani delle Consulte Comunali dei Giovani attualmente presenti sul territorio. Il punto di partenza è stata la loro richiesta di poter essere rappresentati nella Consulta Regionale dei Giovani, organo di rappresentanza dei giovani del Friuli Venezia Giulia, già composta da rappresentanti delle associazioni giovanili, degli studenti del Coordinamento regionale per l’alta formazione, degli studenti delle Consulte provinciali degli studenti, dei movimenti giovanili dei partiti politici, delle organizzazioni sindacali, delle associazioni di categoria, delle professioni ordinistiche e delle professioni non-ordinistiche. Riunitisi per l’elaborazione della proposta, i giovani delle Consulte Comunali hanno preso atto della difformità dei loro organismi: erano presenti Consulte con dinamiche elettive, Consulte composte da rappresentanti dei gruppi consiliari del Comune, Consulte con membri di emanazione diretta delle Giunte comunali. Era quindi impossibile rispondere con precisione alla domanda: “cosa sono le Consulte Comunali dei Giovani?”. E da qui è nato il percorso che giunge a questa proposta di legge, più complessiva seppur meramente emendativa della Legge quadro sui Giovani (la LR 5/2012). L’intento della norma è quello di rendere più omogenee queste realtà, evidenziando alcuni principi base comuni a tutte le Consulte, e consentendo invece maggiore flessibilità su alcuni altri. Inoltre, l’intento è quello di favorire la nascita di Consulte Comunali dei Giovani anche nei Comuni che ora ne sono sprovvisti, agevolando l’adozione di uno Statuto-base che viene proposto nella legge stessa.
L’equilibrio raggiunto tra uniformità dei principi cardine, contenuti nella legge, e flessibilità contenuta in atti regolamentari subordinati, persegue molteplici obiettivi: innanzitutto, rispetta il principio di sussidiarietà dei Comuni, ai quali spetta la facoltà di adottare gli atti necessari alla costituzione delle Consulte stesse (la presente Proposta di legge ha infatti ottenuto parere favorevole anche dal CAL). Inoltre, implementa la capacità di adattarsi con più facilità a realtà comunali molto diverse: lo Statuto è infatti sufficientemente adattabile ai comuni piccoli, così come ai comuni grandi. Una volta avviata la costituzione, la facoltà di autoregolamentarsi delle Consulte stesse incontra questa necessità di flessibilità. Infine, incontra la necessità di accompagnare gradualmente le Consulte comunali esistenti verso un percorso di omogeneizzazione, utile a rendere questi organismi definibili con univocità.
I principi cardine sono i seguenti: le Consulte Comunali dei Giovani sono organismi con funzioni consultive dei Consigli comunali, su materie di interesse giovanile, attivabili dai Comuni che ne abbiano desiderio. Hanno un carattere elettivo ed autonomo, e promuovono la partecipazione dei giovani (che include sia la conoscenza delle funzioni dell’ente locale, che la facoltà propositiva nei confronti dell’Ente) alla vita politica e amministrativa locale. Viene proposto uno schema base del funzionamento istituzionale delle Consulte, utile ad una sua pronta attivazione.
Vi sono diverse forme di partecipazione, sensibilizzazione e coinvolgimento dei giovani alla politica, e all’amministrazione. Questa norma ne propone una che in particolare intende guardare ai giovani come cittadini, come membri di una comunità civica. Non solo in quanto studenti, o lavoratori, o latori di contenuti partitici. Riteniamo importante consentire ai Comuni di poter acquisire in forma organizzata contenuti elaborati da un punto di vista spesso trascurato, o privo di voce. Quello dei giovani che guardano al loro ambiente circostante, che attenzionano gli Amministratori ad occuparsi dei loro spazi, e che lo fanno in maniera compiuta e competente. Che grazie alle Consulte Comunali acquisiscono gli strumenti per dare contenuti qualificati, conoscendo funzioni e prerogative dell’Ente locale. Che consentono la creazione di uno spazio di responsabilità ulteriore per i giovani che desiderano contribuire, attraverso il loro impegno civico, a dar forza alle loro prospettive.

BOEM

Trieste, 17 marzo 2017

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