SANTORO: Sulle inaccettabili modalità di scelta del Medico di famiglia nel Distretto del Gemonese, Val Canale, Canal del Ferro.

INTERROGAZIONE CON RISPOSTA IN COMMISSIONE

Oggetto: Sulle inaccettabili modalità di scelta del Medico di famiglia nel Distretto del Gemonese, Val Canale, Canal del Ferro.

Appreso da alcuni cittadini residenti a Gemona del Friuli che il proprio medico di famiglia ha cessato l’attività in qualità di medico sostituto ed è stato sostituito da altro professionista dal 1° maggio 2022;
Ricordato che l’attuale procedura prevede che in caso di cessazione dell’incarico di un medico di medicina generale, il cittadino interessato deve attivarsi personalmente per la scelta di altro professionista con le modalità telematiche a disposizione o presentandosi fisicamente presso la sede del distretto sanitario deputata a tale tipo di pratiche;
Rilevato che nel caso in questione i cittadini hanno ricevuto comunicazione dal Direttore del Distretto sanitario Gemonese, Val Canale, Canal del Ferro, in cui si invita a effettuare la nuova scelta del medico di base con accesso diretto allo sportello dell’ufficio anagrafe sanitaria, presso il Poliambulatorio di Tarvisio;
Sottolineato come in questo contesto territoriale montano, e specificatamente in territori dove risiedono cittadini con maggiori difficoltà logistiche e capacità di spostamento nonché minori possibilità di accesso a mezzi informatici per espletare pratiche burocratiche, va garantito un presidio organizzativo sanitario che sia più facilmente raggiungibile in tempi rapidi e contenendo la distanza fisica per venire incontro alle problematiche di spostamento che gravano principalmente su alcune fasce di popolazione più anziana e fragile;
Considerate le promesse fatte a più riprese ai cittadini di Gemona sull’ampliamento dei servizi sanitari presso il Presidio ospedaliero locale;
Considerato che il ruolo del medico di medicina generale, forte del rapporto fiduciario basato sulla libera scelta del cittadino, è insostituibile e fondamentale per accedere a molteplici servizi e prestazioni sanitarie;
Tutto ciò premesso,
la sottoscritta Consigliera regionale interroga e l’Assessore regionale competente per sapere se sia al corrente delle questioni citate in premessa e se dunque cosa intenda fare affinché le Aziende sanitarie regionali rimodulino la propria organizzazione dei distretti sanitari per il disbrigo delle pratiche burocratiche da parte dei cittadini che non possono essere vessati e necessitano di servizi più prossimi al proprio domicilio. E mettere così fine a questo inutile e dannoso ulteriore nomadismo sanitario che danneggia i cittadini più deboli.

Mariagrazia Santoro

Trieste, 6 maggio 2022

SAN cambio medico famiglia