ZECCHINON: Adeguare l’apporto tecnico scientifico della Regione per la coltivazione del tartufo

Pubblicato il mercoledì 27 Lug 2016

INTERPELLANZA

Oggetto: adeguare l’apporto tecnico scientifico della Regione a quanto previsto all’art.15 della LR 23/1999 “Disciplina di raccolta, coltivazione, conservazione e commercio dei tartufi”.

Il sottoscritto Consigliere regionale,
CONSTATATO che a seguito della approvazione della legge regionale richiamata in oggetto, è stata incentivata la coltivazione di tartufaie in diverse parti della Regione;
RITENUTO significativo il conseguente impiego, a suo tempo, di tecnici altamente qualificati per la ricerca sul territorio delle zone vocate con la successiva predisposizione delle prime mappature;
ATTESO che presso l’ERSA giacciono inevase diverse schede già compilate ritenute utili a completare e a divulgare lo sforzo prodotto per aumentare le conoscenze del comparto;
ACCERTATO che l’art. 15 della citata LR 23/1999 elenca le iniziative in carico all’ERSA, chiamata ad assistere l’imprenditoria che ha investito nelle “tartufaie coltivate” per garantire adeguate risposte tecniche dalle analisi, dalla gestione alla produzione, fino alla ricerca della qualità del prodotto;
ATTESO che l’attivazione finora prodotta dall’ERSA, nel settore della tartuficoltura, è inadeguata rispetto alle reali e concrete aspettative dei coltivatori, che si trovano scarsamente supportati tecnicamente rispetto ai problemi che si manifestano nella conduzione produttiva.
Tutto ciò premesso,
INTERPELLA
la Giunta regionale ed in particolare l’Assessore competente per sapere:
    se non si ritiene utile promuovere una ricerca regionale, avvalendosi anche della Associazione tartufai, per avere a distanza di 17 anni dalla LR 23/1999 la situazione delle aree coltivate per la produzione dei tartufi;
    se non si ritiene di dare completezza alle ricerche svolte, pubblicando una guida tecnica, comprensiva anche degli elaborati giacenti e mai utilizzati, al fine di costituire un riferimento tecnico-scientifico territoriale, per quanti hanno già avviato le produzioni e per coloro che intendono farlo in futuro;
    se non si ritiene di avvalersi dell’apporto di Istituti nazionali scientificamente e tecnicamente specializzati nel campo della tartuficoltura per preparare qualche tecnico dell’ERSA, al fine di dare adeguate risposte ai diversi quesiti che le attivazioni in atto hanno fatto emergere, tutti ben noti al Direttivo dell’Associazione tartuficoltori regionali.

Armando Zecchinon

Trieste, 27 luglio 2016

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