Travanut: Centro Pilota per viticoltura ed enologia finanziato da fondi EU

Interrogazione

Oggetto: Centro Pilota per viticoltura ed enologia finanziato da fondi EU.

Il sottoscritto consigliere regionale,

premesso che la sostenibilità dei progetti a garanzia dell’efficacia e della durata degli interventi è uno dei fattori necessari nella programmazione europea;
atteso che nel 1997 a Gorizia in Via Terza Armata, a seguito di un accordo Italo Sloveno, venne istituito con fondi Interreg un Centro Pilota per la Viticoltura ed Enologia, affidato alla gestione dell’Ersa;
ricordato che la struttura in oggetto, dotata di laboratori e strumentazione all’avanguardia per il settore, aveva come obiettivo quello di fornire un supporto tecnico scientifico alle imprese operanti nei territori contermini, sia in Slovenia che in Italia;
atteso che, nonostante l’attività del Centro pilota abbia prodotto risultati lusinghieri, soprattutto nel campo della sperimentazione dei lieviti, nel tempo è stata dispersa a tal punto da giungere alla soppressione del Centro stesso;
ricordato che per la realizzazione del progetto di costituzione del centro pilota per la cooperazione transfrontaliera nel settore viticolo-enologico, a Gorizia, previsto nell'ambito della misura << cooperazione transfrontaliera >> del Programma Interreg frontiera Italia-Slovenia, l' Amministrazione regionale assegnò al Centro regionale di sperimentazione agraria un finanziamento straordinario di lire 1.300 milioni per l' anno 1993; mentre il Centro avrebbe provveduto alla copertura della rimanente quota di spesa, fino alla concorrenza del costo di lire 2.230 milioni, con propri fondi di bilancio;
premesso infine che nel corso degli ultimi due decenni la produzione vitivinicola del FVG ha continuato a crescere costantemente, dato utile questo per capire che la soppressione del Centro non può essere legata a mutamenti dovuti all’economia del mercato produttivo, 
interroga l’Assessore competente per conoscere:
•    quali siano stati i motivi di tale soppressione;
•    se gli accordi stipulati tra i due Stati coinvolti dal progetto siano stati rispettati;
•    se sia possibile conoscere l’elenco/inventario dei beni e delle strumentazioni di cui il Centro era dotato e dove si trovano ora le gli stessi.

Mauro Travanut

Trieste, 11 ottobre 2016