SHAURLI: Odg su Urgente intervento normativo nazionale o regionale che riconduca il servizio di trasporto scolastico comunale

Pubblicato il giovedì 25 Lug 2019

Ordine del giorno collegato al disegno di legge n. 55 Assestamento del bilancio 2019-2021 ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 10 novembre 2015, n. 26

Presentatori: SHAURLI, SANTORO, MORETTI, RUSSO, BOLZONELLO, MORETUZZO, COSOLINI, HONSELL, BIDOLI, LIGUORI, CENTIS, DA GIAU, CONFICONI

Oggetto: Urgente intervento normativo nazionale o regionale che riconduca il servizio di trasporto scolastico comunale tra i servizi a domanda individuale

PREMESSO che la stragrande maggioranza dei Comuni organizza da decenni il servizio di trasporto scolastico per il tragitto casa-scuola e viceversa, un servizio nato per favorire la frequenza alla Scuola dell’Infanzia (non obbligatoria) e per coadiuvare le famiglie nella conciliazione dei tempi di lavoro con l’obbligo scolastico dei minori;
RICORDATO che il servizio assume connotazioni di imprescindibile necessità per le famiglie che, risiedendo in territori caratterizzati da carenze o assenza, soprattutto nelle frazioni, del servizio pubblico di trasporto di linea, dovrebbero assicurare con mezzi propri la frequenza scolastica dei figli;
CONSIDERATO che il legislatore qualifica tali servizi quali “servizi a domanda individuale”, ovverosia “attività che vengono poste in essere non per obbligo istituzionale, e che vengono utilizzate a richiesta dell’utente”, consentendone la fruizione a fronte di quote di contribuzione versate dagli utilizzatori (non gratuitamente) che concorrono, unitamente ad altri fondi di bilancio, alla copertura della spesa;
VISTA la recente deliberazione della Corte dei Conti – Sezione di controllo per il Piemonte (del. 46 dell’11 giugno 2019), che ascrive il Servizio di Trasporto Scolastico tra i “servizi pubblici di trasporto locale”, che devono essere finanziati integralmente con misure tariffarie;
RILEVATO che tale decisione renderebbe di fatto impraticabile per le famiglie l’utilizzo del servizio comunale, in quanto porterebbe ad una quintuplicazione delle attuali quote di contribuzione ai costi del servizio, e con tutta probabilità veicolerebbe la scelta verso sedi scolastiche più vicine ai luoghi di lavoro dei genitori (centri più popolosi o città vicine), mettendo in grave crisi l’intero sistema scolastico delle periferie, già colpito dall’inesorabile decremento delle nascite; 
CONSIDERATO che tale previsione comporterebbe un ulteriore effetto peggiorativo laddove la probabile rinuncia di alcuni fruitori potrebbe determinare un ulteriore aumento delle spese per le famiglie che non potendo contare su soluzioni alternative, decidessero di continuare ad usufruire del servizio.
RILEVATO che particolarmente colpite risulterebbero inoltre le famiglie a basso reddito, già in difficoltà a sostenere spese anche molto più contenute;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
A valutare di intervenire presso il Governo nazionale per un urgente intervento normativo nazionale o a prevedere un chiarimento regionale ove possibile che riconduca il servizio di trasporto scolastico comunale tra i servizi “a domanda individuale”, fruibili a fronte di quote contributive definite dall’Ente Comune sulla base di proprie valutazioni di sostenibilità e opportunità.

Presentato il 25/07/2019

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Ne parlano

Nicola Conficoni

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