Odg: Operazione su Banche Venete ed effetti sul credito in Regione FVG

Pubblicato il venerdì 15 Dic 2017

ORDINE DEL GIORNO n. 19 collegato al ddl n.238 "Legge collegata alla manovra di bilancio 2018"
 
Presentatori: LIVA, COLAUTTI, MORETTI, PAVIOTTI, GRATTON, RICCARDI, REVELANT, SERGO, EDERA
 
Oggetto: Operazione su Banche Venete ed effetti sul credito in Regione FVG
 
Il Consiglio regionale,
PREMESSO che:
– Anche la nostra Regione è stata colpita dalla cosiddetta crisi delle Banche Venete che ha visto direttamente coinvolti sportelli di Popolare Vicenza e Veneto Banca con relativa clientela privata ed imprese;
– Che la soluzione per il superamento della crisi ha visto l’intervento di acquisizione da parte di un primario Gruppo Bancario nazionale;
– Che tale soluzione, se dal lato della tutela del risparmio e dell’occupazione ha certamente limitato danni e sacrifici, sul lato invece delle imprese in rapporto con le predette Banche acquisite e beneficiarie presso le stesse di linee di credito non ancora verificate e confermate dal nuovo Istituto, la situazione appare ancora non definita considerando che la fase di migrazione e di delibera dei nuovi affidamenti potrebbe comportare nell’immediato una forte riduzione del volume di credito disponibile per aziende comunque attive e operanti nel nostro territorio;
CONSAPEVOLI che le valutazioni di rischio competono all’autonoma valutazione dell’istituto acquirente ma consapevoli altresì che il tessuto economico della nostra Regione che oggi dà segnali di ripresa non potrebbe sopportare una nuova restrizione, peraltro repentina, del credito senza una negativa ripercussione sull’intero tessuto economico regionale;
AUSPICANDO che in tale azione di acquisizione e migrazione dei rapporti delle Popolari Venete si adottino n criteri che tengano in debito conto le esigenze di tenuta del sistema economico locale nelle quali operavano le Banche acquisite e le ragionevoli esigenze della loro clientela, specie, aziendale;
Tutto ciò premesso
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
 
1) A farsi interprete di tali esigenze e preoccupazioni presso il Governo, i vertici delle autorità di vigilanza bancarie e i vertici dell’Istituto acquirente;
2) A monitorare, per quanto possibile, l’andamento del credito e l’evoluzione dei fidi messi a disposizione delle aziende;
3) A studiare e predisporre misure alternative di garanzia ed assistenza a favore di quelle aziende che in conseguenze di tali operazioni di concentrazione bancaria lamentassero difficoltà di accesso o di mantenimento del credito necessario
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