MORETTI: Sostegno al sistema del credito cooperativo

Pubblicato il sabato 08 Ott 2022

MOZIONE

Oggetto: Sostegno al sistema del credito cooperativo

Proponenti: Moretti, Bolzonello, Cosolini, Iacop, Marsilio, Pisani, Russo, Santoro, Conficoni

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
PREMESSO che:
− il credito cooperativo è una componente originale e fondamentale del settore bancario italiano, costituito da oltre 200 banche locali, cooperative a mutualità prevalente che sono espressione, attraverso i propri soci, delle comunità di riferimento. Ad oggi le Banche di Credito Cooperativo afferiscono sostanzialmente a tre grandi gruppi: Iccrea (120 banche in oltre 1.700 comuni e quasi 2500 sportelli), Cassa Centrale (69 banche e quasi 1500 sportelli) e Raiffeisen (39 banche in 104 dei 116 comuni altoatesini);
− da oltre 135 anni queste realtà sono presenti sul territorio con diffusione capillare e svolgono un ruolo essenziale di sostegno all’economia reale in quanto banche di comunità, promuovendo la crescita e lo sviluppo sociale ed economico;
− nell’ultimo decennio le filiali bancarie sono diminuite nel nostro Paese di quasi 12.000 unità, pari ad una riduzione del 36 per cento; soprattutto nel periodo della pandemia da Covid-19 c’è stata un’ulteriore accelerazione di chiusure di filiali in particolar modo nei centri più piccoli e nei comuni delle zone interne; il numero di comuni sprovvisti di servizi bancari è aumentato progressivamente con pesanti ripercussioni sulle fasce più fragili della popolazione. Nel periodo compreso tra il 2008 e 2020 il numero di filiali BCC in Italia è aumentato del 2,1 per cento a fronte di una contrazione del -35,7 per cento registrata per l’industria bancaria nel suo complesso;
− sono 9 le Bcc che hanno sede legale in Friuli Venezia Giulia (quattro del Gruppo Iccrea e cinque di Cassa Centrale) con 238 recapiti tra filiali e punti automatici in oltre 140 comuni, molti dei quali come unica presenza bancaria, con impieghi lordi a pari a circa 8,3 miliardi di euro, mentre la raccolta complessiva tra diretta e indiretta è pari a circa 14,5 miliardi di euro su base regionale;
− le BCC del FVG hanno perseguito il mantenimento di una capillare presenza territoriale (pur in quadro di razionalizzazione che ha visto diverse fusioni negli ultimi anni), presenza che ha permesso alle banche della categoria di finanziare il territorio e sostenere l’economia locale anche nelle fasi di congiuntura avversa, confermando la propria distintiva funzione anticiclica;
CONSIDERATO che:
− il decreto-legge 14 febbraio 2016, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 8 aprile 2016, n. 49, ha messo in atto una profonda riforma organizzativa del credito cooperativo, basata essenzialmente sulla costituzione di gruppi bancari cooperativi – GBC (alle cui capogruppo sono attribuite le funzioni di direzione, coordinamento del gruppo nonché di garanzia, nei casi di eventuali situazioni di criticità, consentendo anche sinergie negli investimenti per innalzare il livello dei servizi offerti) ai quali le BCC hanno l’obbligo di aderire tuttavia mantenendo singolarmente l’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria e conservando tutti i caratteri distintivi di banche cooperative a mutualità prevalente;
− le BCC, anche se affiliate a un Gruppo bancario cooperativo, conservano per la normativa italiana una serie di caratterizzazioni, tra le quali: l’obbligo di finalità mutualistiche, l’obbligo di erogare credito prevalentemente ai soci, l’erogazione di almeno il 95 per cento del totale dei crediti alle imprese e alle famiglie che operano e vivono nel territorio di competenza nel quale raccolgono il risparmio, l’obbligo di destinare a riserve indivisibili tra i soci di almeno il 70 per cento degli utili, l’assoggettamento ad una duplice vigilanza: quella prudenziale e quella mutualistica;
RILEVATO che il combinato disposto di regole e linee guida europee in materia di credito deteriorato (calendar provisioning, nuova definizione di insolvenza, nuove linee guida sulla concessione e il monitoraggio del credito, trattamento prudenziale delle moratorie e altro) e il quadro di regole e approcci di vigilanza europei sui Gruppi bancari cooperativi costituisce un rischio reale di svantaggio competitivo del sistema Italia e di indebolimento del potenziale di ripresa e resilienza del nostro Paese.
Tutto ciò premesso, il Consiglio regionale impegna il Presidente e la Giunta
per quanto di competenza, affinché, anche nell’ottica di combattere lo spopolamento dei territori più fragili, favorendo la presenza di servizi bancari in particolare nelle aree interne e di montagna, si colga l’occasione della revisione in atto del quadro normativo europeo per il recepimento nell’Unione Bancaria degli Accordi finali di Basilea plus per evidenziare l’opportunità di rivedere, a favore del sistema del credito cooperativo italiano, il quadro regolamentare bancario europeo, in particolare quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea, allo scopo di prendere in considerazione, successivamente, la possibilità di riconoscere forme di proporzionalità che sostengano adeguatamente la natura mutualistica di cui all’articolo 45 della Costituzione italiana, oltre che le peculiarità che qualificano le BCC quali banche cooperative di comunità.
A tal fine, invita la Giunta regionale anche a valutare l’opportunità di sollecitare un intervento unitario della Conferenza delle Regioni e del Comitato europeo delle Regioni, nei confronti del Governo italiano e del Parlamento europeo.

Trieste, 7 ottobre 2022

3966 - GRU mozione Sostegno settore del credito cooperativo

Ne parlano

Diego Moretti

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