MORETTI: GECT GO e programmi transfrontalieri.

Pubblicato il mercoledì 15 Gen 2020

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

OGGETTO: GECT GO e programmi transfrontalieri. Al di là delle belle parole e delle buone intenzioni, seria preoccupazione per il futuro dei progetti legati alla programmazione sanitaria tra Italia e Slovenia. Quale il loro futuro reale?
 
PREMESSO che sono quasi otto anni che è stato formalizzato, in base al Regolamento (CE) n. 1082/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 2006 relativo a un gruppo europeo di cooperazione territoriale, dal Regolamento della Repubblica di Slovenia relativo all’istituzione di un gruppo europeo di cooperazione territoriale (G.U. n. 31/08 e 9/11) nonché dalla Legge della Repubblica Italia n. 88/2009 del 7 luglio 2009 recante approvazione del Regolamento (CE) n. 1082/06 relativo a un gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT), il GECT GO/EZTS GO Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale “Territorio dei comuni: Comune di Gorizia (I), Mestna ob?ina Nova Gorica (Slo) e Ob?ina Šempeter-Vrtojba (Slo)”/“Obmo?je ob?in: Comune di Gorizia (I), Mestna ob?ina Nova Gorica (Slo) in Ob?ina Šempeter-Vrtojba (Slo)” con il compito, attraverso la cooperazione programmatoria, di superare le difficoltà dovute alle legislazioni differenti ed arrivare a una fattiva collaborazione transfrontaliera su temi quali le infrastrutture, i trasporti pubblici, la logistica, l’energia, la sanità e in generale tutti i settori che portano coesione e sviluppo ai partecipanti;
RILEVATO come da diversi mesi è vacante la figura – fondamentale dal punto di vista dell’operatività – del Direttore del GECT GO, così come le commissioni miste italo-slovene insediate sui singoli temi (che dovrebbero individuare e concordare i progetti transfrontalieri da sottoporre al GECT) non vengono convocate da molto tempo, con grave e inspiegabile ritardo rispetto alle incombenze legate all’approssimarsi della nuova programmazione europea 2021-2027;
CONSIDERATO che i progetti sono di diversa natura e, per quanto riguarda il settore sanitario, sono attivi programmi transfrontalieri quali il CUP (in scadenza nel 2021), ed è prevista (quale progetto) la possibilità di utilizzo di posti letto all’interno del servizio del CSM sulle 24 ore di Gorizia per il progetto di salute mentale dedicato all’accoglienza di cittadini sloveni con problematiche legate alla salute mentale;
RILEVATO come, proprio il progetto di cui sopra, sembra sia destinato a concludersi qualora il CSM di Gorizia sia privato di posti letto sulle 24 ore, (per lasciarli solo a Monfalcone), rendendo di fatto irrealizzabile il progetto prima ancora del suo avvio;
EVIDENZIATO come la cooperazione transfrontaliera sanitaria (peraltro prevista dall’art. 36 della LR n. 22/2019) necessita dell’inserimento dei singoli progetti e programmi all’interno degli strumenti programmatori della Regione e della nuova Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), e che nè il PAL aziendale 2020 (approvato con il Decreto n. 6 del 2020), né le Linee annuali per la gestione del Servizio Sanitario e sociosanitario regionale (approvate con la Delibera di Giunta regionale n. 2195 del 20 dicembre 2019), citano in alcun modo la sanità transfrontaliera e i progetti legati al GECT GO.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale
INTERROGA
il Presidente della Regione per conoscere se è intenzione dell’Amministrazione aggiornare gli strumenti programmatori di Regione e Azienda sanitaria riguardo i progetti e i programmi transfrontalieri in essere, e se esiste un’interlocuzione con il GECT GO per la futura programmazione di carattere sanitario, per non disperdere un patrimonio faticosamente costruito negli anni assieme alla Slovenia.

Diego Moretti

Trieste, 15 gennaio 2020

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