MARSILIO: Come mai Promoturismo Fvg non trasferisce gli uffici ex Promotur di Tavagnacco ad Amaro come era stato già deliberato?

Pubblicato il martedì 31 Mag 2016

INTERROGAZIONE

Oggetto: come mai Promoturismo Fvg non trasferisce gli uffici ex Promotur di Tavagnacco ad Amaro come era stato già deliberato?  
    
Il sottoscritto Consigliere regionale,
PREMESSO che il cda di Promotur Spa, l’Agenzia che gestisce le piste e gli impianti di risalita della regione, aveva già deciso all’unanimità ancora nel gennaio del 2013 di traferire gli uffici della propria sede centrale e amministrativa siti a Tavagnacco ad Amaro in una delle strutture di proprietà pubblica; 
RICHIAMATO che il Presidente di Promotur di allora, nell’evidenziare che l’Agenzia da lui presieduta era l’emblema della montagna e che come tale non poteva continuare ad avere la propria sede centrale alle porte di Udine, quando sarebbe più comodo per tutti avere gli uffici a due passi dai principali Poli sciistici del Fvg, dichiarava alla stampa di aver intenzione di realizzare il trasferimento entro la primavera 2014; 
CONSIDERATO che tra gli obiettivi dello spostamento, oltre a quello simbolico legato alla montagna, c’era la necessità di risparmiate risorse, calcolate in almeno 50 mila euro l’anno, contando non solo i costi dell’affitto per lo stabile di Tavagnacco, ma anche i rimborsi per le spese di viaggio del personale che periodicamente si riuniscono in sede come direttori di polo; 
EVIDENZIATO come il cambio previsto della sede centrale e amministrativa degli uffici ex Promotur che da Tavagnacco avrebbe dovuto spostarsi ad Amaro, non è mai stato realizzato, quando in realtà le condizioni e i vantaggi che avevano a suo tempo motivato la scelta del trasferimento sono ancora attuali.
Tutto ciò premesso, INTERROGA
il Presidente della Regione e l’Assessore competente per chiedere:
– Come mai dal 2013 ad oggi non si sia dato seguito alla deliberazione del cda di Promotur che prevedeva il trasferimento della sua sede centrale ed operativa da Tavagnacco ad Amaro?
– Se non sia il caso, nel momento in cui le aree montane vengono costantemente private dei presidi di tipo istituzionale, di invertire quella tendenza per dar luogo al trasferimento in questione che consente di realizzare delle economie di scala, ma che, soprattutto, rappresenta un significativo segnale di attenzione per un territorio montano sempre di più in difficoltà.

Enzo Marsilio

Trieste, 31 maggio 2016

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