GRUPPO PD: Regione FVG compartecipe della definizione delle linee d’intervento previste dal Recovery Fund

Pubblicato il venerdì 18 Set 2020

MOZIONE
 
Oggetto: Regione FVG compartecipe della definizione delle linee d’intervento previste dal Recovery Fund
 
PROPONENTI: Bolzonello, Moretti, Santoro, Conficoni, Cosolini, Da Giau, Gabrovec, Iacop, Marsilio, Russo, Shaurli
 
 
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
PREMESSO che la situazione pandemica Covid-19 ha innescato, a livello nazionale, una grave crisi sociale ed economica nel nostro Paese, con 290.000 casi accertati e 35.633 decessi e una proiezione, da dati Istat, del calo della Prodotto interno lordo nazionale pari al -14,3% per l’anno corrente;
TENUTO CONTO che il pieno dispiegarsi degli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate hanno determinato nel Pil del secondo trimestre 2020 una perdita, in termini congiunturali, pari a 50 miliardi e 289 milioni di euro, il valore più basso dal primo trimestre 1995, periodo d’inizio dell’attuale serie storica;
CONSIDERATO che per fronteggiare questa grave crisi internazionale il 21 luglio scorso i ventisette Capi di Governo dell’Unione Europea hanno siglato un accordo sul prossimo bilancio comunitario che prevede l’istituzione del “Recovery Fund” (o “Next Generation EU”) dal valore complessivo di 750 miliardi euro, di cui 390 miliardi sotto forma di sussidi e 360 miliardi come prestiti;
PRESO ATTO che a seguito di tale accordo all’Italia vengono indirizzate risorse pari a 209 miliardi di euro, 82 miliardi di sussidi e 127 miliardi di prestiti;
RILEVATO che tale Fondo distribuirà risorse tra il 2021 e il 2023, rimanendo in attività fino al 2026, mentre il rimborso dei prestiti inizierà nel 2027;
RICORDATO che oltre a tali contributi l’Italia potrebbe, altresì, accedere ad ulteriori 37 miliardi di euro del “MES” (Meccanismo Europeo di Salvaguardia) per il potenziamento del servizio sanitario, strumento nazionale, sulla cui opzione il Presidente e la giunta regionale ad ora non si sono ancora espressi, a differenza di altre realtà regionali; 
CONSIDERATO che il “Recovery Fund” è un piano straordinario europeo finalizzato al rilancio dell’economia attraverso investimenti in una serie di settori che l’Europa considera prioritari come la transizione ecologica, l’innovazione, la formazione e la salute;
TENUTO CONTO che tale Fondo viene gestito direttamente dalla Commissione europea, che ne ha fissato le linee guida di intervento e contratterà, con i singoli Paesi, le misure da mettere in campo e vigilerà rigidamente sull’attuazione dei programmi;
RILEVATO che, come previsto dalla misura, l’Italia è chiamata a predisporre un programma di intervento serio e credibile, che possa ottenere l’approvazione di Bruxelles;  
ATTESO il ruolo strategico dal punto di vista geopolitico ed economico che il Friuli Venezia può e deve ricoprire, in questa fase di ripartenza, nel contesto europeo;
POSTO che per la nostra Regione la crisi determinata dall’emergenza da Covid-19 può diventare l’occasione per recuperare e rafforzare appieno le ragioni e le prerogative del suo Statuto di autonomia ed inaugurare una fase nuova dei rapporti con lo Stato centrale;
CONSIDERATO che il Friuli Venezia Giulia potrà recuperare una capacità di visione strategica, superando divisioni, spesso pretestuose, per disegnare un progetto di sviluppo socioeconomico in grado di aggregare le risorse migliori della sua terra, coinvolgendo nel processo virtuoso di elaborazione di proposte i diversi settori della società regionale;
RILEVATO che la Commissione Ue ha avviato la preparazione delle linee guida che aiuteranno gli Stati membri a preparare i Recovery plan, o piani di rilancio, nei prossimi mesi, e che il board sul Recovery fund, composto dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, dai tre vicepresidenti esecutivi Dombrovskis, Vestager e Timmermans e dal commissario agli affari economici Gentiloni, si è dato come obiettivo quello di fornire ai governi indicazioni precise su come perseguire gli obiettivi verdi e digitali attraverso i progetti finanziati dai fondi del Recovery;
CONSIDERATO che le linee guida, che saranno presentate nelle prossime settimane dalla Commissione europea, spiegheranno agli Stati membri quali saranno i criteri che la Commissione stessa utilizzerà nella valutazione dei piani di rilancio, in modo da dare loro una base coerente agli obiettivi Ue sulla quale preparare i progetti;
VISTO l’art. 44 dello Statuto della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia che recita che il Presidente della Regione interviene alle sedute del Consiglio dei ministri per essere sentito, quando sono trattate questioni che riguardano particolarmente la Regione; 
Tutto ciò premesso,
impegna il Presidente della Regione e il Presidente del Consiglio regionale
a individuare un percorso partecipativo e decisionale che porti entro il mese di ottobre 2020 alla definizione di un progetto di sviluppo per il Friuli Venezia Giulia, concreto nella proposta e approvato dal Consiglio regionale, da inviare ufficialmente al Governo Italiano al fine di partecipare attivamente alla definizione dei progetti e degli interventi che saranno meritevoli di risorse dal Recovery Fund;
impegna il Presidente e la Giunta regionale
a sollecitare il Governo Italiano ad attivare le procedure per la concessione del credito previsto dal “MES” (Meccanismo Europeo di Salvaguardia) per sostenere il potenziamento del servizio sanitario, anche della Regione Friuli Venezia Giulia.
 

 
Presentata il 18 settembre 2020

mozione su Recovery Fund

202009220933003

Ne parlano

Nicola Conficoni

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Nicola Conficoni
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