COSOLINI/BOLZONELLO: Richiedere al Governo misure compensative del minor gettito dovuto all’estensione del regime IVA forfettario

Pubblicato il giovedì 24 Gen 2019

INTERROGAZIONE

Oggetto: Richiedere al Governo misure compensative del minor gettito dovuto all’estensione del regime IVA forfettario
 
I sottoscritti Consiglieri regionali,
PREMESSO come l’ultima intesa Stato-Regione del gennaio 2018, concordata dalla precedente Giunta regionale, prevedesse anche per gli anni 2018 e 2019 lo “sconto” di 120 milioni di euro annui già contenuto nel patto finanziario tra Stato e Regione, il cosiddetto “patto Padoan-Serracchiani”;
CONSIDERATO come, grazie alla naturale scadenza di precedenti misure, il Bilancio della nostra regione per il 2019 abbia potuto contare su ulteriori 142 milioni di euro, e questo sempre in ragione dell’intesa intesa del 2018, stante che non è stato nel frattempo ancora definito un nuovo patto con lo Stato;
CONSIDERATO come sia stata annunciata, già nello scorso ottobre, la presentazione al Ministro delle Finanze di una proposta della regione per un nuovo patto, i cui contenuti peraltro non sono noti e si ritiene saranno oggetto di illustrazione nell’annunciata seduta del Consiglio a ciò dedicata;
RILEVATO come la legge di bilancio nazionale e il decreto Fiscale 2019 abbiano previsto, da quest’anno, un nuovo meccanismo di tassazione per le piccole partite IVA con l’estensione del regime forfettario ai contribuenti con un volume d’affari fino a 65.000 euro e che i contribuenti che aderiranno a tale regime non applicheranno l’IVA nell’emissione di fatture e beneficeranno di un’imposta sul reddito al 15% sul valore prodotto ridotto del “forfettario di spesa”;
RILEVATO altresì come il numero dei soggetti interessati sia verosimilmente significativo e che il regime continuerà ad applicarsi nel corso dell’anno anche in presenza di un superamento del limite dei 65.000 euro;
RILEVATO altresì come la posizione di forte concorrenza, in particolare verso il mercato dei privati da parte di professionisti, imprese, partite IVA che potranno proporsi con un costo di fatto inferiore del 22% rispetto ad altre imprese e professionisti, spingerà, in molti casi, i soggetti in regime di piena applicazione dell’IVA a applicare sconti per compensare il gap di competitività;
EVIDENZIATO come, stante la compartecipazione di 5,91 decimi del gettito dell’imposta sul valore aggiunto e quella analoga relativa all’imposta sul reddito, il nuovo meccanismo di tassazione delle partite IVA fino a 65 mila euro porterà, per la nostra Regione, ad una contrazione di entrate tributarie erariali stimabile in importi certo significativi per il bilancio regionale.
Tutto ciò premesso, i sottoscritti consiglieri regionali,
INTERROGANO
il Presidente della Regione per sapere se siano state già effettuate stime e proiezioni relative alla ricaduta negativa in termini di entrate per la Regione e se ritenga che in generale il problema della probabile minor dimensione delle compartecipazioni vada posto richiedendo al Governo misure compensative e ciò allo scopo di salvaguardare gli equilibri dei prossimi bilanci regionali e la conseguente tenuta dei servizi ai nostri cittadini.
 
Roberto Cosolini
 
Sergio Bolzonello
 
Trieste, 24 gennaio 2019

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